BRINDISI: STOCCAGGIO ABUSIVO DI RIFIUTI ANCHE PERICOLOSI SU UN PIAZZALE INTERNO

CONTROLLI DEI CARABINIERI FORESTALI PRESSO I ROTTAMATORI.DENUNCIATO IL PROPRIETARIO E SEQUESTRATA L’ AREA DI DEPOSITO

Proseguono i controlli dei Carabinieri Forestali, unitamente ai colleghi dei Reparti Territoriali dell’ Arma, nell’ ambito di una campagna organizzata a livello nazionale, mirata alla verifica del rispetto delle norme sulla gestione dei rifiuti, nelle varie fasi di raccolta, stoccaggio, trasporto e smaltimento, sia attraverso l’ esame documentale, sia con accertamenti sulla situazione reale.

In questo contesto, i Militari della Stazione Forestale di Brindisi e quelli della Stazione Territoriale di Brindisi Principale hanno proceduto a sequestrare un’ area di piazzale, con tutti i rifiuti in essa stoccati, all’ interno di un esercizio di recupero metalli, alla periferia industriale del capoluogo.

Dalle verifiche è risultato che l’ autorizzazione rilasciata dall’ Amministrazione Provinciale non prevedeva l’ utilizzo del piazzale per lo stoccaggio; i Militari, invece, vi hanno rinvenuto grandi quantità di rifiuti pericolosi e non, quali: 30 “big bags” contenenti rifiuti metallici da pressatura di veicoli fuori uso, 2 cassoni in plastica con la stessa tipologia di contenuto, molle di materasso, elettrodomestici, lastre ondulate in “eternit”.

Gli accertatori dell’ Arma hanno quindi, immediatamente, proceduto ad apporre i sigilli al piazzale, con tutto il carico di rifiuti ricompresi nella stessa. Il 75enne proprietario è stato deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi per gestione di rifiuti non autorizzata, ai sensi dell’ articolo 256, commi 1 e 2, del “Testo Unico Ambientale” (decreto legislativo n. 152 del 2006).

Essendo stati rinvenuti rifiuti anche pericolosi, il trasgressore non potrà beneficiare del regime di favore introdotto dalla legge n. 68 del 2005, applicabile solo quando i rifiuti siano esclusivamente non pericolosi, e che prevede l’ estinzione in via amministrativa del reato, dietro pagamento di una somma di 6.500 euro e l’ ottemperanza alle prescrizioni di ripristino dello stato dei luoghi.


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