TFM, FRATELLI D’ITALIA PRESENTA TRE EMENDAMENTI
Sul Trattamento di fine mandato è ormai evidente che il presidente Emiliano ha giocato tutte le parti in commedia. In un momento critico come questo, segnato da crisi e pandemia che hanno messo in ginocchio i cittadini, riteniamo necessario presentare un emendamento abrogativo del TFM.
Il tema del contenimento della spesa, all’improvviso tanto caro al presidente Emiliano, però deve prevedere una razionalizzazione della spesa sia a gradi. Se il TFM dei consiglieri regionali, regolarmente e democraticamente eletti, deve essere abrogato perché tutti dobbiamo stringere la cinghia, a farlo deve essere anche, soprattutto e prima di tutto, il presidente Emiliano che quasi ogni giorno sforna una nomina, moltiplica i Consigli di Amministrazione, s’inventa poltrone che non esistono. Se la Regione deve risparmiare non ci può essere chi guarda la pagliuzza nell’occhio dei consiglieri e poi non vede la trave nei suoi.
Per questo motivo sarà Fratelli d’Italia, domani 20 settembre, in Consiglio regionale a presentare tre emendamenti. Il PRIMO è proprio quello dell’abrogazione del TFM approvato il 27 luglio scorso e su questo ora sfidiamo Emiliano e la sua maggioranza che non possono dare lezioni di moralità a nessuno. E così come chiederemo di abolire il TFM, chiediamo anche di abolire tutte le nomine che sono state date da Emiliano ai bocciati nelle urne, che sono stati sistemati nelle varie agenzie o come consiglieri del presidente. Quindi il SECONDO emendamento che domani presenteremo sarà sull’abrogazione del costo delle nomine fatte con decreto del presidente Emiliano, dovranno essere a titolo gratuito e senza rimborso spese. Il TERZO emendamento prevede abolizione del vitalizio per tutti coloro che sono stati condannati per reati contro la pubblica amministrazione, anche in quei casi per i quali è intervenuto l’indulto.
A Emiliano ricordiamo che come diceva Nenni: ‘A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro che ti epura’. Domani Emiliano dia il buon esempio e voti i nostri emendamenti, e consigliamo poi di riflettere sui problemi di comunicazione tra lui e la sua maggioranza.