Realizzazione Palazzo dello Sport “New Arena” in Contrada Masseriola. I proprietari dei terreni espropriati non accettano le indennità di esproprio da parte del Comune.

Interrogazione della Consigliera comunale Carmela Lo Martire

La realizzazione del nuovo Palazzo dello Sport di Brindisi denominato “New Arena”, in Contrada Masseriola, potrebbe dare davvero grande lustro alla nostra città, alla nostra provincia e alla comunità intera, sotto molti aspetti. Ma, proprio perché io stessa sono favorevole alla realizzazione dell’opera, non solo per motivi meramente sportivi, ma anche per quelli legati allo sviluppo sociale e al turismo del nostro territorio, ho avvertito l’esigenza di seguire più da vicino lo specifico iter procedurale, alla luce, tra l’altro, della circostanza del rifiuto di alcuni proprietari dei terreni espropriati di accettare le indennità previste da parte della struttura amministrativa comunale.

Ecco, a tal proposito, il testo della mia interrogazione rivolta al Sindaco e al Dirigente competente, con l’obiettivo di capire lo stato dell’arte da un lato e dall’altro di non farsi trovare impreparati nel caso fosse necessario prevedere un altro tipo di intervento economico-finanziario ed evitare così dei disgraziati ritardi

“Il consigliere comunale, avv. Carmela Lo martire

Premesso che

In data 3 agosto 2021, così come da normativa vigente, il Comune di Brindisi ha acquisito la proprietà e il possesso materiale e giuridico dei terreni in contrada Masseriola necessari alla costruzione del nuovo Palazzo dello Sport di Brindisi, denominato “New Arena”, dando seguito così alle deliberazioni del Consiglio comunale n.192 del 29 novembre 2019 e n.22 del 29 aprile 2020 e alla Convenzione stipulata in data 21 maggio 2021 tra il Comune di Brindisi  la società New Basket Arena, vincitrice del bando pubblico per la realizzazione dell’opera dichiarata di pubblica utilità.

Nella procedura di esproprio si è manifestata evidente l’insoddisfazione dei proprietari dei terreni espropriati, non convinti della congruità dell’offerta. Infatti, con la eccezione di un solo proprietario, che è stato già liquidato e pagato dal Comune, tutti gli altri soggetti espropriati,circa 20 proprietari, non hanno accettato le indennità offerte dall’Amministrazione comunale, comunicando all’Ente la volontà di avvalersi, così come definito dall’art.21 del DPR 327/01, di un tecnico e di un legale di loro fiducia per la formazione del Collegio dei Tecnici, organo che provvederà a depositare una relazione di stima del valore dei terreni da espropriare. Il terzo tecnico del Collegioarbitrale sarà nominato dal presidente del Tribunale civile.

Ovvio a questo punto immaginare che i fondi destinati allo scopo possano non essere sufficienti. In ogni caso, proprio per il richiesto intervento del Collegio dei Tecnici da parte degli espropriati, appare opportuno anche chiedersi se il Comune, in previsione di una possibile decisione finale orientata verso un incremento della stima del valore dei terreni, abbia previsto di impegnare allo scopo una somma in bilancio maggiore di quella già impegnata, cioè circa 500 mila euro. 

Appare opportuno che un incremento in bilancio venga già ipotizzato in questo frangente e tanto al fine di non farsi trovare impreparati

Tanto premesso e considerato

Si interroga

IL SINDACO E/O IL DIRIGENRE COMPETENTE

Al fine di conoscere:

-se corrisponde al vero che tutti, ad eccezione di 1, i destinatari del procedimento di esproprio non hanno accettato le indennità offerte

– se qualcuno degli opponenti ha già avanzato una specifica richiesta

– se non viene considerato opportuno prevedere già in bilancio un incremento per le somme stanziate per gli espropri”

 

Avv.Carmela Lo Martire


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