CARCERI: SUPER GREN PASS, LO STATO FORTE CON I DEBOLI , E DEBOLE CON I FORTI.

Che si sia  decretata la consegna delle carceri alla popolazione detenuta è ormai appurato: 1- dalle tantissime iniziative  politiche ed amministrative tese a delegittimare il carcere come Istituzione; 2- dal  depotenziamento e dallo svilimento  della polizia penitenziaria che hanno determinato un abbassamento totale  della sicurezza (vedi evasioni Foggia e Trani) dei   penitenziari; 3-Da una strategia premiale  per tenere buoni i detenuti(ci fu un capo Dap che parlò di patto con i detenuti, fallito),  con l’unico risultato che i detenuti si sentono forti per cui   diventano sempre più aggressivi e prepotenti.

Ultima dimostrazione di questa debolezza dello Stato è stata quella di obbligare per legge tutti i poliziotti penitenziari  che non possono certo protestare nel  farsi inoculare il vaccino(cosa corretta), mentre poi si continua di far scegliere ai detenuti se vaccinarsi o meno(al 29 Novembre u.s. su quasi 54000 presenze, ci sono state circa 84.000 inoculazioni), nonché  di far entrare i familiari degli stessi nelle carceri, senza mostrare alcun green pass, per fare il colloquio .

Stesso discorso per avvocati, visitatori ecc.ecc.,   che entrano nei penitenziari senza alcun controllo, per cui non si sa  se queste persone sono vaccinate o meno.

La cosa assurda è che  queste persone dal 6 di dicembre non potranno più entrare in un ristorante, andare al cinema , sui mezzi pubblici e quant’altro se sprovvisti del “super green pass”, mentre poi avranno libero accesso in uno dei posti più delicati ove sostano per parecchio tempo in ambienti chiusi, ed in caso dei colloqui dei detenuti con i familiari, affollati.

Così da   Lunedì prossimo  mentre cittadini onesti e perbene verranno  controllati durante ogni minuto della loro giornata dallo Stato forte attraverso  l’impiego di uno spiegamento di uomini e mezzi  senza precedenti, mafiosi, camorristi, spacciatori, stupratori, rapinatori ecc.ecc. continueranno, benchè siano sotto la totale custodia dello Stato, a scegliere se vaccinarsi o meno, a vedere le loro famiglie  o  i propri legali, senza alcun controllo, con tanta pace per le persone oneste e perbene che rispettano la legge.

Il SAPPE, sindacato autonomo polizia penitenziaria, è ancora in attesa di conoscere come mai  nel carcere di Taranto sia scoppiato un focolaio con quasi una cinquantina d positivi(tra poliziotti e detenuti), considerato che la quasi totalità di  detenuti e poliziotti  sono vaccinati e l’unica falla è proprio rappresentata dai mancati controlli di familiari , avvocati , visitatori.

La cosa incredibile che di fronte a questa denuncia del sindacato sui mass media, ai vertici del DAP, alla politica, nessuno sembra interessato della cosa, anche perché forse, temono che nuove rivolte da parte dei detenuti così come è avvenuto nel marzo 2021.

Se così fosse, ci vergogniamo di essere Italiani e di essere rappresentati da Istituzioni che non mettono al primo posto il rispetto delle regole per tutti, soprattutto  per chi quelle leggi le ha violate e le viola in continuazione; quelle stesse Istituzioni che poi fanno la voce grossa contro le persone oneste e perbene.

Abbiamo denunciato  questa grande vergogna a tutti i mass media, anche a quei famosi giornalisti di telegiornali  e della stampa che non fanno altro che applaudire le decisioni del governo e richiamare i cittadini al rispetto della legge, inutilmente, forse perché la lingua è impegnata in altro.

Il SAPPE chiede un intervento immediato sulla materia, affinchè chiunque entri per qualsiasi motivo in un carcere, deve essere munito  quantomeno di “super green pass”.

Ciò per rispetto a  quei milioni di italiano onesti che vengono trattati, in questo caso,  molto peggio  di chi è detenuto.

 

SAPPe – Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Puglia – Segreteria Nazionale Puglia


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