COMMISSIONE D’INDAGINE COVID, FRATELLI D’ITALIA: “LA LOMBARDIA, IL VENETO E IL LAZIO LE HANNO ISTITUITE, PERCHE’ IN PUGLIA IL CENTROSINISTRA NON LA VUOLE?

“Una Commissione d’indagine sulla gestione Covid in Puglia, dove in particolare nel corso della prima ondata della pandemia si è registrata un’altissima mortalità, Fratelli d’Italia la richiede inutilmente dallo scorso anno, per fare luce sui tanti aspetti opachi che nonostante le ingenti risorse investite hanno evidenziato criticità e problematiche, dai Dispositivi di Protezione Individuale acquistati in Cina alla fabbrica di mascherine che non si sa che risultati abbia prodotto e quali e quanti siano stati i beneficiari, o l’ospedale Covid in Fiera, sul quale più volte abbiamo acceso i riflettori”.

Ignazio Zullo, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Puglia, questa mattina in una conferenza stampa davanti alla sede del consiglio regionale ha chiarito le ragioni della reiterata richiesta, bocciata dalla maggioranza nell’ultima seduta dell’assemblea dedicata al Bilancio, ma riproposta come Pdl. Ha ricordato che “l’emendamento da noi presentato in aula è stato firmato e quindi condiviso anche dagli altri partiti dell’opposizione, che avevano capito e apprezzato il senso della nostra iniziativa, anche perché affrontare e analizzare gli errori del passato pu? aiutarci a non ripeterli in futuro. E l’emendamento è stato presentato entro il termine temporale previsto, le ore 13, quello che è successo qualche ora dopo non potevamo certo prevederlo” ha continuato.
Francesco Ventola ha ricordato che “le Regioni Lombardia, Veneto, Lazio le hanno già istituite con le rispettive presidenze affidate ad esponenti del Partito Democratico, per avere contezza di quanto è accaduto nei dettagli, un’esigenza evidentemente avvertita da tutti. Perché da noi non è possibile, e perché delegare anche le nostre prerogative (nessuna nostra richiesta di acquisizione di documentazione nel merito è stata accolta, e ci è stato anche negato l’accesso alla fabbrica di mascherine) alla magistratura?” ha chiesto.
Renato Perrini, vicepresidente della Commissione Sanità e Welfare, ha ricordato la visita di FDI all’ospedale Covid in Fiera, ” la scoperta che a struttura praticamente ultimata mancavano i bagni”, e “il rischio che si continui a investire nella costruzione di poli ospedalieri senza preoccuparsi del personale, che continua a mancare”.
“Noi vogliamo semplicemente le risposte che i cittadini attendono da due anni, su come e perché si sono investite delle risorse pubbliche e che impatto hanno avuto sulla collettività: una richiesta che non dovrebbe certo sollevare polemiche e fibrillazioni, nell’interesse dei cittadini e degli amministratori stessi, visto che la trasparenza dovrebbe essere un modello da seguire e non uno slogan smentito da atti e comportamenti” ha concluso Luigi Caroli.


PROPOSTA DI LEGGE

ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE DI INCHIESTA E DI INDAGINE SULLA GESTIONE DEL COVID-19 IN PUGLIA

 

Articolo 1

Istituzione della Commissione di inchiesta e di indagine sulla gestione della pandemia da Covid-19 in Puglia

Ai sensi dell’articolo 31 della legge regionale 12 maggio 2004, n. 7 e successive modificazioni (Statuto della Regione Puglia) e dell’articolo 15 del regolamento interno del Consiglio regionale è istituita una Commissione consiliare d’indagine e di inchiesta sulla gestione della pandemia da Covid-19 in Puglia, avente ad oggetto l’analisi e la valutazione rispetto all’emergenza sanitaria da Covid-19 nella Regione con riferimento anche all’utilizzo delle risorse strumentali e finanziarie. 

 

Articolo 2

Composizione e funzionamento della Commissione

  1. La Commissione è composta da nove Consiglieri regionali, di cui cinque in rappresentanza della maggioranza e quattro in rappresentanza della minoranza del Consiglio regionale.
  2. L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale provvede alla costituzione e all’insediamento della Commissione entro il termine perentorio di quindici giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
  3.  

Articolo 3

Poteri

  1. La Commissione, per lo svolgimento del mandato di cui alla presente legge, ha la facoltà di chiedere l’intervento del Presidente della Giunta regionale e degli assessori competenti, del responsabile della Protezione Civile nonché degli uffici degli stessi assessorati, dei direttori generali e dirigenti delle aziende sanitarie.
  2. La Commissione può acquisire tutti gli atti deliberativi e preparatori che ritiene opportuno, senza che possa essere opposto il segreto di ufficio.
  3. La Commissione delibera a maggioranza dei membri presenti all’atto della votazione.

Articolo 4

Elezioni del Presidente – Validità delle riunioni

  1. La Commissione, nella sua prima riunione, elegge a scrutinio segreto un presidente, un vice presidente e un segretario. Per la prima votazione è richiesta la maggioranza assoluta e per la successiva la maggioranza semplice.
  2. Il Presidente convoca e presiede la Commissione, assistito dal Segretario.
  3. In caso di assenza o impedimento del Presidente, le sue funzioni sono esercitate dal Vice Presidente.
  4. L’avviso di convocazione con l’ordine del giorno degli argomenti da trattare è comunicato ai componenti della Commissione almeno due giorni prima della riunione.

Articolo 5

Termine

  1. La Commissione termina i suoi lavori entro dodici mesi dalla sua costituzione e redige ed approva una relazione finale da trasmettere al Consiglio regionale. I commissari dissenzienti possono redigere una o più relazioni di minoranza.
  2. Il presente articolo non comporta oneri di spesa in quanto nulla è dovuto ai commissari per l’espletamento del mandato.


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