Superbonus 110% – On. Mauro DβAttis e Gianluca Rospi (Forza Italia): “π½ππ¨π©π π’π€πππππππ ππ‘ π¨πͺπ₯ππ§ππ€π£πͺπ¨. πΎπ€π¨πΜ π¨π dππ£π£ππππππ£π€ ππ’π₯π§ππ¨π π πππ©π©ππππ£π π€π£ππ¨π©π”
Un no forte e chiaro alle intenzioni del Governo di modificare, ancora, le norme del Superbonus arriva dai deputati pugliesi di Forza Italia Mauro DβAttis e Gianluca Rospi.
βLa nuova modifica contenuta nella bozza del decreto βSostegni terβ che limiterebbe la cessione del credito a un solo passaggio, rischia di ridurre notevolmente lβinteresse nei confronti del superbonus 110% che, solo in Puglia ha consentito oltre 5.000 interventi per quasi 850 milioni di valore; essa, inoltre, danneggerebbe i cittadini con i redditi piΓΉ bassi, oltre ad aumentare lβincertezza e frenare gli investimenti nel settore edile. Le frodi non si fermano in questo modo. CosΓ¬ si penalizzano le tante imprese serie e soprattutto i tanti cittadini onestiβ. Lo dichiarano gli onorevoli Mauro DβAttis e Gianluca Rospi di Forza Italia.
Le continue modifiche intervenute sul Superbonus hanno giΓ limitato eccessivamente l’utilizzo di questa misura che, dal punto di vista ambientale a quello della sicurezza, del lavoro e dell’economia, Γ¨ la piΓΉ interessante degli ultimi anni.
βUlteriori paletti burocratici, nonostante le intenzioni, non hanno risolto il problema delle frodi al contrario hanno penalizzato le persone oneste. Si cambi approccio – affermano DβAttis e Rospi – : si deve semplificare, si devono stabilire prezziari ufficiali, si devono responsabilizzare ulteriormente le parti: chi sbaglia paga, e paga tanto, chi Γ¨ onesto, che possa essere incentivato a lavorare.β
βPoichΓ© una eventuale modifica cosΓ¬ impattante provocherΓ nell’immediato un blocco dei contratti, per questo ci attiveremo insieme ai colleghi di Forza Italia, fin da subito per chiedere al Governo un passo indietro su questa misura che rende difficile per le imprese cedere i crediti e, di conseguenza, penalizzerΓ i cittadini con i redditi piΓΉ bassi. Le frodi si combattono con regole chiare e pene certe e celeri per i furbi.β Concludono i due deputati pugliesi.
