Rete laboratori accreditati. Galante (M5S): “Chiediamo il verbale del tavolo tecnico sulla riorganizzazione e una nuova audizione in commissione per capire siano stati fatti passi avanti”

“Lo scorso lunedì si è tenuto il Tavolo tecnico tra Regione Puglia e i Laboratori Analisi accreditati sulla riorganizzazione della rete dei laboratori. Chiediamo di poter avere il verbale della riunione per capire se siano stati fatti passi avanti, ma da quanto ci è stato detto la situazione resta purtroppo la stessa.

Chiederemo una nuova audizione con tutte le realtà del settore, anche quelle non presenti al Tavolo di lunedì, come ad esempio la rete dei laboratori della provincia di Taranto, perché non possiamo rischiare la chiusura delle realtà territoriali esistenti, la cui importanza è stata ancora più evidente durante la pandemia, a vantaggio di poche grandi multinazionali. A pagare sarebbero gli utenti, che avrebbero servizi meno efficienti, e i professionisti che lavorano nei centri, che rischierebbero il lavoro. La richiesta dei laboratori è quella di continuare ad applicare la delibera regionale 736/2017, con cui la Regione ha fornito i criteri per la riorganizzazione, prevista dalla normativa nazionale, a cui i laboratori si sono adeguati in questi anni facendo anche cospicui investimenti”. Così il capogruppo del M5S Marco Galante sulla riorganizzazione della rete dei laboratori accreditati

“Allo stato attuale – continua Galante –  il rischio è che moltissime delle strutture accreditate esistenti da tempo sul territorio siano costrette ad abbandonare il modello A in favore del modello B1 (o addirittura B2), dovendo quindi dismettere strumentazioni e risorse tecnologiche avanzate precedentemente acquistate, per ridurre la propria attività alle poche prestazioni indifferibili ed urgenti. Il Ministero ha previsto che vengano mantenute le 200.000 prestazioni annuali, ma non obbliga ad abbandonare il modello A (introdotto con la delibera del 2017 che consente oggi alle reti di aggregare strutture di altissima qualità in grado di erogare qualsivoglia tipologia di prestazione) per passare obbligatoriamente al modello B (costituto da un solo HUB e da semplici punti prelievo) come invece auspicato dalla Regione Puglia. Per risolvere le criticità e analizzare le richieste del ministero della Salute è stata chiesta l’istituzione del tavolo, la cui prima riunione sembrerebbe non aver portato alcun passo avanti. Attendiamo ora di ricevere il verbale dell’incontro e la documentazione con le richieste fatte dal Ministero, in modo da arrivare all’audizione avendo analizzato tutte le carte. Dobbiamo tutelare le professionalità presenti nei nostri laboratori e la qualità dei servizi offerti”.


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