BRINDISI.EOLICO OFFSHORE – OGGIANO E MEVOLI (FDI): IL TERRITORIO QUESTA VOLTA PROVI A SUPERARE LE DIVISIONI. SI TRATTA DI UNA OPPORTUNITA’ DA NON PERDERE

La possibilità che Brindisi diventi un punto di riferimento a livello nazionale per la realizzazione di impianti eolici offshore, ipotizzata dal presidente della Cna Gentile, è pienamente condivisibile e mette tutta la comunità brindisina nelle condizioni – questa volta – di non tergiversare e di dire con chiarezza se è favorevole ad una svolta energetica che guardi alle fonti rinnovabili in maniera concreta ed immediata.

Brindisi ospita nel suo territorio insediamenti industriali che abbracciano il litorale sud, fino ad arrivare alla centrale termoelettrica Federico II di Cerano. E’ evidente che lo specchio di mare antistante, non fruibile a livello ricettivo, può diventare la sede ideale per parchi eolici offshore.
In questo modo, tra l’altro, si aprirebbero delle chiare prospettive per il tessuto imprenditoriale brindisino e – di conseguenza – dei notevoli ritorni in termini occupazionali. 
Questa volta, però, bisognerà trovare la forza ed il coraggio per candidarsi, inserendo nel biglietto da visita territoriale una piena condivisione di istituzioni locali, associazioni datoriali e organizzazioni dei lavoratori. Ovviamente ci si attende un cambio di rotta rispetto al più recente passato: Brindisi questa volta non deve essere solo il territorio da sacrificare con gli insediamenti, ma abbia come contropartita la presenza di una filiera produttiva di realizzazione e manutenzione di quanto si andrà a realizzare . Tutto questo, allo scopo di scongiurare il rischio che – come accaduto per altri investimenti – si riaffacci prepotentemente la “politica del no”. La stessa che oggi fa finta di non sapere che la centrale di Cerano sta producendo a pieno regime, con l’utilizzo di grandi quantità di carbone. 
La svolta reale in favore dell’ambiente si potrà ottenere solo facilitando i processi autorizzativi degli impianti da fonti rinnovabili.
Ecco perché Brindisi questa volta non dovrebbe avere timori nel candidarsi in maniera unitaria sul fronte di un “si” convinto.


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