BRINDISI. FAILM/CONFAEL:Rilancio del comparto energetico, chimico ed aerospaziale nel nostro Paese

Questo l’obiettivo primario sollevato dalla segreteria nazionale FAILM/CONFAEL nella giornata del 3 maggio 2022.

La pandemia prima, la guerra in Ucraina oggi, hanno causato una crisi economica e sociale senza precedenti, da cui è derivata consequenzialmente una grande crisi occupazionale; tale recessione ha posto il focus sulle dinamiche relative agli appalti pubblici e privati, in quanto le ditte appaltanti, in particolare nel settore della manutenzione meccanica, servizi, edili, riscontrano un’impennata dei prezzi che non concede margini di crescita, in contrapposizione ai grandi player industriali che, a partecipazione statale, continuano imperterriti a fare cassa, sulle spalle di molteplici famiglie italiane.

Enel, Leonardo, Eni, GE Avio, FCA, ArcelorMittal ed altri ancora, sono solo alcuni esempi di aziende che non procedono all’adeguamento dei prezzi, e tanto meno provvedono al rinnovo di nuovi appalti; giungono, anzi, notizie di richiesta di proroghe addirittura al ribasso, nonostante gli extraproffitti registrati negli ultimi anni.

Nella fattispecie, da evidenziare è la decisione in Eni Rewind del gruppo ENI, nella stessa centrale Federico II di Brindisi, dove si assiste alla realizzazione di gare di appalto, in cui, realisticamente, non potrà mai essere consentito a nessuna ditta il mantenimento in campo dei propri dipendenti.

L’aspetto drammatico è che alcune aziende del settore meccanico, e abbiamo già ricevuto note in merito, abbiano già lamentato dette difficoltà alla propria committente, dalla questione adeguamento prezzi, all’immediato rinnovo degli appalti, aspetto fondamentale al fine di evitare inutili proroghe che creano esclusivamente disagio economico-sociale, panico ed insicurezza nelle maestranze; l’indifferenza delle committenti è raggelante.

La nostra organizzazione sindacale FAILM/CONFAEL, sollecita, mette in evidenza, ed invita tutte le istituzioni, tra cui il governo, a dare seguito a quanto previsto al Decreto di maggio 2022, rafforzando ed implementando le norme di adeguamento degli appalti con le tariffe aggiornate, il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), il CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo), ZES ( Zona Economica Speciale), è corretto pianificare ed attivare tutti i programmi necessari volti ad incentivare le nuove attività e la produzione industriale per il prossimo futuro, ma la realtà ha necessità di risposte immediate al presente.


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