NICCOLI (IDEA PER BRINDISI):“ La disintegrazione dei servizi sociali e la frantumazione dei servizi alla persona”

Cercheremo di essere chiari , il comparto dei Servizi Sociali per anni fiore all’occhiello del Comune di Brindisi con un alchimia mirata ,con una precisione chirurgica e’ stato  spacchettato , frantumato , accorpato senza  una logica a costruire , ma con un chiaro intento a ridurre i servizi alla persona.

Tutto questo sull’altare del risparmio economico , sulle rigide politiche di bilancio , come se il servizio agli anziani , ai diversamente abili , ai bambini , ai ragazzi , alle donne puo’ essere considerato un freddo  calcolo ragionieristico.

Credo che il Sindaco Rossi , questa volta sia caduto in mano a dirigenti , che tracciano linee di indirizzo da una parte ,poi girando intorno alla scrivania diventano gli esecutori così come previsto dalla legge.

Noi riteniamo che Rossi sia caduto in una trappola a sua insaputa , i disegni francavillesi aleggiano sui servizi sociali , la disputa giusta avuta con il Sindaco di San Vito dei Normanni presenta oggi il suo conto , con alleanze trasversali sulla pelle degli operatori , degli utenti e dei servizi.

Abbiamo sempre ritenuto il confronto con le organizzazioni sindacali un momento di crescita sia per l’Amministrazione , sia per il Sindacato , ma qualche dirigente ritiene questi incontri inutili , superficiali , ma soprattutto ininfluenti al fine della risoluzione delle complesse dinamiche sociali. 

Si renderà presto conto  di cosa significa fare il Dirigente in una citta’ capoluogo , rispetto ad un paesino di provincia.

Diremmo una falsità asserendo  che Riccardo Rossi ha trascurato i servizi sociali ,  egli si e’ assunto alcune volte responsabilita’ di natura strettamente personale con tante  reiterate proroghe in alcuni servizi.

Ha potenziato con nuove partite di bilancio alcuni servizi, ha cercato di razionalizzare la gestione a pioggia di alcuni contributi cercando di dare delle regole di equità e trasparenza in un comparto ad alto rischio di soggettività e di gestione clientelare.

Ha   commesso  però, degli errori   oseremo dire di ingenuità politica , probabilmente intorno ad alcune lodevoli iniziative  sociali e di servizi , non e’ riuscito a governare l’aspetto gestionale che il piu’ delle volte e’ finito nelle mani sbagliate .

Il mancato confronto con   le Organizzazioni sindacali e’ l’esempio piu’ chiaro , non si puo’ costringere i rappresentanti dei lavoratori a ricorrere  alla via giudiziaria per il rispetto delle regole.

Aver voluto azzerare in alcuni servizi, i livelli apicali  di coordinamento , senza nessun confronto ,  non ha una logica  ma sembra piu’ una punizione ad personam, che un equa scelta di indirizzo.

Se per l’abbassamento dei livelli in alcuni servizi si fosse scelto la via del confronto con le organizzazioni sindacali si sarebbe potuto arrivare ad una conclusione accettata e mediana , così invece sembra una imposizione  venuta dall’alto o peggio una condanna nei confronti di bravi ed onesti lavoratori e lavoratrici.

Vorremmo che il Sindaco verifichi se corrisponde a verita’ che utenti con reddito basso per il servizio Assistenza Domiciliare Integrata siano stati indirizzati  dagli uffici Comunali ,presso cooperative private dove il ticket costa meno rispetto al servizio offerto dal Comune .

Creando di fatto un impoverimento del numero degli utenti e lasciando al servizio solo quelli con il reddito di fascia alta ,  i quali avendo la possibilità sceglieranno i servizi privati a quelli pubblici.

 Il risultato sara’ che quel servizio andrà a scomparire ed i lavoratori non avranno piu’ un posto di lavoro , ma soprattutto il pubblico con un artifizio fa’ venir meno l’essenzialità di un servizio alla persona.

Tra un po’ il Dirigente  dei Servizi Sociali, Dott. Gabriele  FALCO dovra’ redigere il bando di gara per l’integrazione scolastica , cancelli dalla sua mente servizi che vengono effettuati in citta’ vicine a Brindisi, cancelli dalla sua mente riduzioni di ore per gli utenti e per le lavoratrici ed i lavoratori di quel servizio  ,si sforzi di trovare una soluzione per garantire la platea storica e fotografare la situazione ad oggi senza nessuna possibilità di aumentare se non in casi eccezionali il numero degli occupati .

Trovandoci in presenza di continui aumenti di situazioni di disabilità, serve solo una buona capacita’ organizzativa , che deve essere concordata con le organizzazioni Sindacali e con tutti gli attori che fanno parte di questa  organizzazione sociale.

Studi e  si informi sulla differenza esistente sul contratto a tempo determinato disciplinato dalla legge ed il contratto Stagionale ciclico, accettato dalla Direzione Provinciale del lavoro ,dall’INPS ( i lavoratori sono assunti e l’azienda versa i relativi contributi regolarmente accettati} e da tutti gli Enti previsti. 

Capisca una volta per tutte che Platea Storica significa gli anni di anzianità di servizio(con tutte le positività previste) e non la tipologia di contratto ,altrimenti si sarebbe chiamata Platea Contrattuale .

Invitiamo il Sindaco ad essere presente a tutti gli incontri decisionali , alfine di determinare una netta divisione tra gli atti di indirizzo che dovra’ dettare la politica e gli atti di gestione che attengono alle figure dirigenziali. 

Se così non sara’ e qualcuno crede di giocare con i bambini diversamente abili,  con i genitori e con i lavoratori e le lavoratrici , noi saremo pronti ad utilizzare tutti i mezzi democratici  e giuridici a nostra disposizione per impedire che cio’ accada.

 

                                                                              CLAUDIO  NICCOLI   IDEA PER BRINDISI


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