Fasano (Br).Turismo, presentato alla città il primo rapporto sul 2022

I tanti progetti di cooperazione internazionale per lo sviluppo del territorio, il potenziamento degli infopoint, la nascita della Consulta del Turismo, il nuovo brand «Terre di Fasano», il job day «Turismo è lavoro», il cartellone dei grandi eventi estivi nei luoghi più belli del territorio, la 13ma bandiera blu, la settima bandiera verde, l’avvio per la realizzazione del portale web istituzionale di destinazione turistica. 

È il primo rapporto sul turismo della città di Fasano che riassume un anno di lavoro e di crescita per il territorio. Un territorio che oggi, per la prima volta nella storia, è al quarto posto per le presenze e al quinto per gli arrivi, come hanno rivelato qualche giorno fa i dati dell’osservatorio del Turismo di PugliaPromozione. 

«Sentivamo l’esigenza di fare un bilancio pubblico e partecipato di quello che è accaduto in questi mesi, degli obiettivi raggiunti e delle questioni ancora irrisolte, dei processi di cambiamento avviati ma anche delle priorità per il futuro – dice l’assessore al Turismo Pier Francesco Palmariggi –. Ci siamo ormai abituati a condividere tutto, come sempre in modo pratico e onesto: i numeri del Turismo a Fasano non sono mai stati così positivi ma la matematica non è tutto: servono qualità e contenuti, servizi efficienti e infrastrutture, mezzi efficaci di comunicazione e strategie per mettere in circolo luoghi e persone in questo vasto e bellissimo territorio. I risultati di questo primo anno di lavoro ci rendono soddisfatti, li abbiamo illustrati uno per uno, ma c’è un aspetto che mi rende particolarmente orgoglioso, quello legato al rapporto solido instaurato con gli operatori e con le imprese del Turismo. Insieme, fianco a fianco, continueremo a lavorare per una Fasano sempre più organizzata e attrattiva»

In base all’analisi dei dati presentati oggi a palazzo di città la permanenza media a Fasano è di 4,1 giorni (superiore alla media regionale che è di 3.8). La città conta 7395 posti letto, le strutture sono 205, di cui 185 non alberghiere (cioè l’80% del totale). Il dato delle presenze è salito a +6,6% rispetto al 2019 e il 45% si registra tra giugno e agosto, con una crescita progressiva delle presenze nel periodo autunnale, che quasi pareggiano i numeri del periodo primaverile.

«La crescita esponenziale degli arrivi e delle presenze nel territorio della città di Fasano testimonia ormai la centralità della città nel panorama regionale – dice Valerio Palasciano, tecnico di Marketing e Promozione Turistica del Territorio, coordinatore della Consulta del Turismo –. Gli ultimi anni denotano anche un allungamento della stagionalità estiva, con ottime performances nei mesi di ottobre e novembre, per un passo decisivo verso la destagionalizzazione a cui il territorio ambisce. Il patrimonio naturalistico e culturale diffuso è la grande certezza per continuare a migliorare, rendendolo prodotto turistico grazie al virtuoso rapporto pubblico-privato che si è creato a Fasano negli ultimi tempi». 

Il 63% degli arrivi e il 61% delle presenze sono stranieri (soprattutto Germania, Francia, Svizzera, Regno Unito, Paesi Bassi, Belgio, Usa, Polonia, Spagna, Austria, con i mercati emergenti di Australia, Canada, Brasile), mentre i viaggiatori italiani arrivano principalmente da Puglia, Campania, Lazio, Lombardia. 

«Sono molteplici gli attori coinvolti nelle attività turistiche di un territorio – Oltre alle imprese ci sono i cittadini, le associazioni e le istituzioni – dice Leonardo Zizzi, consulente di marketing e management dello sport, coordinatore della Consulta del Turismo –. La partecipazione, il dialogo e il confronto costante tra i vari stakeholder sono la base per dare modo all’Amministrazione Pubblica di definire, in condivisione, gli obiettivi, le strategie e le azioni più efficaci per la crescita turistica del territorio. A Fasano quello della condivisione è ormai un metodo consolidato».


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