Sul grave problema dell’ Autismo “ non c’è burocrazia che tenga”, e si proceda “ spediti” verso la riqualificazione dell’ex Capannone Saca. L’intervento dell’ex Vice Sindaco di Brindisi Massimiliano Oggiano .
Chi vi scrive, da sempre ritiene che il grave problema dell’ Autismo, vissuto soprattutto e direttamente dalle famiglie e i soggetti autistici, non può “convivere” con sottovalutazioni, inadempienze, ritardi burocratici, l’assenza di progettualità concrete che possano migliorare la situazione di chi soffre e, appunto, delle famiglie.
Si tratta, indubbiamente, di una problematica complessa ( sotto il profilo sanitario, relazionale, sociale) che necessita, ora più che mai, di significative sinergie( istituzionali e non solo) che vadano in sostanza incontro anche e soprattutto al riconoscimento del ruolo e del grande impegno, delle lunghe battaglie delle associazioni pugliesi e brindisine.
Perché di questo parliamo, insistiamo, dell’importanza di avere maggiori cure, dell’assistenza più che qualificata e continua a tutte le famiglie che, da sole, non ce la fanno più a sostenere “un peso enorme”.
Pubblichiamo un pensiero –post dell’ex Vice Sindaco di Brindisi Massimiliano Oggiano ( che da diverso tempo, da amministratore , politico e cittadino) segue da vicino la questione Autismo e sostiene le diverse famiglie ed associazioni, tra cui
ANGSA, “Il Bene che ti voglio”, “Coloriamo il Mondo”.
“ Riqualificazione del capannone ex Saca da destinare all’assistenza e cura delle persone affette dal disturbo dello spettro autistico..quando l’ultimazione?
Sarebbe di fondamentale importanza notiziare le famiglie e le varie associazioni che si occupano delle persone affette dal disturbo dello spettro autistico (bambini, ragazzi nella fase evolutiva, adulti) sul procedimento che vede il Comune di Brindisi e l’ASL di Brindisi coinvolti rispettivamente nella ristrutturazione e nella successiva gestione del capannone ex Saca nei pressi del parco Cillarese. In un territorio dove i casi delle persone affette dal disturbo dello spettro autistico sono in aumento esponenziale, dove non esistono strutture per assistere i casi gravi e gravissimi e le loro famiglie, dove non esiste la cultura dell’inclusione lavorariva e sociale, dove gli adulti vengono considerati pazienti psichiatrici, dove non ci sono servizi di presa in carico per bambini ed adolescenti, si faccia in modo di non perdere l’unica occasione per fornire servizi indispensabili come un centro diurno e moduli ambulatoriali all’interno del capannone ex Saca. Cosa si aspetta a chiedere la proroga per la ultimazione dei lavori di riqualificazione del capannone ex Saca ed evitare il definanziamento di questa importante opera? Cosa si aspetta a firmare la convenzione tra Comune di Brindisi ed Asl per il trasferimento della struttura all’Asl e relativa gestione pubblica dei servizi afferenti? Pare ci si concentri piu’ sugli “equilibrismi istituzionali” degli Enti e tra Enti che alle necessita degli utenti e delle loro famiglie. Queste ultime vittime di un sistema sanitario e socio assistenziale “sordo”. Famiglie che investono ingenti risorse economiche e tempo per assistere i propri cari. Basta con incontri e audizioni che si trasformano sempre in una gran cassa per annunciare mirabolanti finanziamenti e/o attenzioni prioritarie che il giorno dopo ritornano nell’oblio della cinica “ragion di stato” sull’altare della forza politica territoriale piu’ “forte” il tutto sulla pelle dei piu deboli (utenti) e delle loro famiglie. L’autismo non e’ una questione privata delle famiglie con persone affette dal disturbo dello spettro autistico. Non è necessario avere un figlio con un disturbo autistico, anzi, non è proprio necessario avere un figlio, per capire che non poter curare un bambino è un dolore continuo. Non si rimargina. Non tace. Non smette di strusciare come carta vetrata sulla ferita.”.
Un messaggio da cogliere, un pensiero da condividere completamente