Posti letto per cure a pazienti da traumi midollari mai autorizzati dalla Regione. Chi non conosce i fatti non parli”

 “Toh la Fondazione San Raffaele si rivede” titola così l’assessore al Bilancio Fabiano Amati il suo ultimo comunicato stampa. Ci prende in giro? Toh! Qualcuno si vede in quel di Puglia dovremmo dirlo noi che abbiamo inviato allo stesso, Regione e ASL decine e decine di lettere di sollecito e richieste di chiarimenti in merito agli impegni disattesi nei nostri confronti senza mai ricevere risposta alcuna. Ora delle due l’una, o l’Assessore è particolarmente permaloso o non accetta la verità che non ci stancheremo mai di raccontare e che smentisce ogni sua assurda e fantasiosa ricostruzione dei fatti. In primis il codice 28, i posti letto di unità spinale di cui parla l’Assessore senza cognizione di causa, sono sì nella dotazione del Centro prevista dalla ASL sin dal 2013 ma non c’è mai stata alcuna delibera che ne consentisse la reale attivazione, cosa più e più volte sollecitata negli anni da questa Fondazione. Quindi l’Assessore farebbe bene a rivolgere le sue accuse a i veri Responsabili, a chi ha scientemente voluto che i cittadini pugliesi andassero in giro per il mondo a cercare cure e assistenza. A chi gli ha negato il sacrosanto diritto alla salute.

Ecco è questo il punto. Ora secondo l’Assessore questo diritto viene garantito, ma come? Attraverso i beni (letti, respiratori, monitor, ecc, l’elenco è lungo) di altri, di cui la ASL, e dunque la Regione, si è impossessata indebitamente? Lo chiediamo espressamente all’assessore al Bilancio a questo punto? È così che una Regione appiana i suoi debiti? È così che garantisce le cure? Eppure prima che essere Assessore, ci risulta che Fabiano Amati sia una avvocato, dovrebbe essere a conoscenza di cosa sia legale e cosa no. Ribadiamo che siamo una Fondazione no profit che per 24 anni ha solo fatto del bene a questa Regione come si evince da decine e decine di testimonianze riportate dei media non solo regionali. Pertanto oltre a sentirci derubati ci sentiamo soprattutto anche profondamente offesi da chi anziché attenzionare le quotidiane criticità  giornalmente raccontate dalle cronache sia nel campo sanitario che in quello finanziario, non ultimo l’oneroso viaggio a Miami che ha accesso le polemiche anche all’interno della maggioranza stessa, cerca di far passare la scelta di internalizzare il centro di riabilitazione di Ceglie come un qualcosa che mette al centro il cittadino e i suoi bisogni quando altro non è che palese campagna elettorale. Ora la questione è complessa e non saremo noi a doverne dare conto ma il Presidente uscente che ha scelto personalmente i suoi collaboratori e ne ha condiviso le strategie.  

 

Il Presidente

Sergio Pasquantonio