La scomparsa di un grande del ciclismo e dello sport, Vito Di Tano. Un onore averlo conosciuto.
Un onore, un piacere, averlo conosciuto, quando, nel gennaio 2020 , venne a Brindisi con Claudio Chiapucci, nell’evento organizzato dall’ Amministrazione Comunale di Brindisi e l’allora Assessore allo Sport Oreste Pinto per presentare la tappa con arrivo a Brindisi del Giro d’Italia.
Vito Di Tano, una “leggenda” del ciclismo, del ciclocross e dello sport, uno che ha sempre amato la sua Puglia, onorandola con la sua carriera e il suo comportamento.
Bastarono due, tre parole, per entrare maggiormente in contatto con un personaggio, già “ storico” per il ciclocross italiano e mondiale,capace di coinvolgerti con la sua carica di saggezza e simpatia, particolarmente contento che, dopo tanti anni, ci fosse un’altra tappa del Giro.
Vito,nativo di Monopoli ma da sempre la sua comunità è quella di Fasano, se ne è andato a 70 anni, dopo una lunga malattia che ha condiviso per più di 15 anni, ma che non lo ha mai sconfitto, l’ha combattuta a “ testa alta”, con il sostegno della sua famiglia, dei suoi tantissimi tifosi, di chi gli vuol bene ed è rimasto “impietrito” nell’apprendere la brutta notizia.
In queste ore si stanno susseguendo gli attestati di affetto nei confronti di un uomo umile, semplice ( che ha sempre saputo dare suggerimenti e validi consigli per un ciclismo migliore), anche sui social, a Brindisi, dove, ad esempio, è stato anche ricordato da una bella risorsa umana della città e del territorio, “uomo di ciclismo”, come Angelo Ruggiero.
Vito Di Tano ha avuto una carriera straordinaria, in quel ciclocross che aiuta anche l’atleta ad andare meglio anche nelle gare su strade e vede un Van Der Poel continuare ad “affamarsi” di titoli mondiali.
Quei titoli mondiali, e dominando, Vito li ha vinti : due medaglie d’oro, il primo nel 1979, tra i dilettanti, a Saccolongo, il secondo nel 1986 a Leembeck, in Belgio.
Nel suo prestigioso curriculum, figurano anche sei titoli nazionali che stanno a dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, la sua grande ed inimitabile predisposizione verso la specialità del ciclocross, oltre a gare su strada e su pista ( a dimostrazione della sua versalità nel ciclismo).
La comunità fasanese, quella brindisina e pugliese, lo piangono, e sicuramente continueranno a ricordarlo, attraverso diverse iniziative, trasmettendo anche e soprattutto ai giovani i suoi valori sportivi e umani.
Commosso, sui social e non solo, il ricordo del Sindaco di Fasano Francesco Zaccaria
“.Disponibile con tutti, innamorato della sua terra, sempre a disposizione di chi volesse ospitare e promuovere il ciclismo e lo sport.Il campione sportivo ha fatto tanto onore alla sua città ai massimi livelli mondiali. –
Passava sempre in secondo piano rispetto all’uomo modesto, umile e sempre affabile e sorridente con tutti, nonostante le difficoltà affrontate nella sua vita.
Spero che il suo esempio sportivo e umano venga raccolto da tanti giovani che, con una bicicletta, vogliano amare Fasano e il mondo”.
Ciao Vito, e grazie di tutto.