Le associazioni “ Fare verde “ ,“ Immagina Brindisi”,insieme alla Confesercenti , si  sono spese per denunciare ,quello che per noi ha rappresentato un esempio di  miopia progettuale che non solo non ha tenuto conto del contesto “ ambientale “  

nel quale veniva a cadere, il progetto “ pista ciclabile” su viale A. Moro,ma anche perché è in contrasto con la legge n.2 del 11/01/18,art.26 ( codice della strada), e gli  articoli n.2,3 del codice civile. 

E’ noto che le nostre associazioni e la Confaesercenti, inviarono una nota al  Prefetto,che in ragione della mancata osservanza della normativa in materia,ha  bloccatone l’esecuzione dei lavori della pista ciclabile su viale A. Moro. 

Per diverso tempo,abbiamo cercato di trovare una risposta al perché ancora il  Comune,non avesse rimosso le opere ( i cordoli ) già avviate, e adesso apprendiamo 

che si vorrebbe apportare una variante :collocare la pista ciclabile sui bordi delle  carreggiate nel senso di percorrenza degli autoveicoli. 

Riteniamo che tale operazione , sia frutto di una corsa a garantirsi dei finanziamenti  senza una oculata considerazione del contesto e non tenga in dovuta considerazione  le normative( il D.M. Lavori Pubblici del 30/11/99 n. 557 ;DPM 495/92, art. 2,3,4,5 ) 

Uno dei punti fondamentali per valutare la fattibilità di una pista ciclabile  prospiciente alle carreggiate è la valutazione della “ redditività” dell’investimento  con riferimento all’utenza reale e potenziale e all’obiettivo di ridurre il livello di  incidentalità oltre alla valutazione del contesto ambientale nel quale va a collocarsi. 

Tale variante progettuale , se da una parte esclude le problematiche legate alla  presenza dei pini , i quali per legge non dovevano essere collocati sulla aiuola  centrale ( e ne stiamo pagando le conseguenze),non garantisca i livelli di sicurezza,la  fluidità del percorso per i fruitori,a seguito della presenza di diverse strade affluenti  su viale A. Moro, di fermate di autobus di linea urbana ed extraurbana,di 

attraversamenti pedonali,di griglie di raccolta delle acque meteoriche non  compatibili. 

Nelle intenzioni progettuali non ci sarà la posa dei cordoli delimitatori ( cm 50),per  cui i fruitori si troveranno da una parte il marciapiede e dall’altra parte una  delimitazione dalla strada segnata da una striscia :riteniamo necessaria la presenza  dei delimitatori.Inoltre se ci si attiene alla normativa arrecante la larghezza della  pista ( cm 150) non ci sarà ugualmente adeguata larghezza della carreggiata atta a  garantire la fluidità del traffico veicolare. 

Per guadagnare ulteriore spazio dovrebbero eliminare il parcheggio degli autoveicoli  nei due sensi sul viale dei residenti e dei cittadini che si servono ai servizi  commerciali. 

Sorgono spontanee le domande:” Dove andranno a parcheggiare i residenti e coloro  che si servono dai servizi commerciali ? Ma si rendono conto del danno economico  che subiranno i commercianti dell’area sul quale va a cadere il progetto.?” 

Pertanto ,insieme alla Confeesercenti, attiveremo ogni strumento per bloccare tale  progetto. 

Il presidente di “ Fare verde” Il presidente di “ Immagina Brindisi” Pietro Porcelluzzi Giovanni Picardi