28 anni fa, la tragedia  della Katër I Radës, la motovedetta, stracolma di profughi  speronata  e abbattuta dalla  corvetta Sibilla, della Marina militare italiana.  Venerdì scorso inaugurazione di una  mostra e incontro pubblico. VIDEO NTERVISTA.

Una tragedia che non potrà mai essere dimenticata, può  solo farlo, evidentemente, chi non ha umanità, continua  ad avere  atteggiamenti razzisti, disumani, che non sono stati definitivamente cancellati, chi, nel contesto dei propri interessi, considera alcuni esseri umani   “ pedine”.

28 anni fa, la tragedia  della Katër I Radës, la motovedetta, stracolma di profughi  speronata  e abbattuta dalla  corvetta Sibilla, della Marina militare italiana.  

Ogni anno, anche la comunità brindisina ricorda  un momento  che, purtroppo, fa parte della nostra storia,o meglio, una parte della storia che deve fare i conti con la propria coscienza.

Venerdì scorso, una serie di appuntamenti a cui hanno partecipato cittadini, comitati, movimenti e associazioni, che hanno voluto, per l’ennesima volta, incontrarsi  per dialogare, confrontarsi, portare proposte,  tra l’altro in una  fase molto particolare (  con l’accordo che in sostanza consente alle autorità italiane di trasferire nei centri costruiti in Albania le persone migranti).

Si  è  iniziato, alle ore 16,  con la cerimonia  e lancio di fiori presso il porto  brindisino   sul lungomare Regina Marherita, poi alle  17  c’è stata, presso l’ex Convento Santa  Chiara, l’inaugurazione di una mostra completa e significativa con foto e pannelli che ricostruiscono quel Venerdì Santo, infine un incontro pubblico sui temi dell’ accoglienza.

All’incontro hanno preso parte ( con interventi che aiutano  maggiormente a comprendere l’attuale scenario nazionale e internazionale dell’accoglienza) Erminia Rizzi, rappresentante Asgi (Associazione studi giuridici italiani), su “Arretramento giuridico e investimento sociale sul problema dell’immigrazione” e l’avvocato Dario

Bellucci su “Aspetti legali del differimento in Paesi terzi come l’Albania”.

Hanno fatto seguito gli interventi  di tutte le realtà che hanno voluto partecipare  ad una giornata sicuramente da ricordare : Cobas, Coop Solidarietà e Rinnovamento, Archivio Storico “Benedetto Petrone”, Cgil Brindisi, Yeahyasi- Santa Spazio

Culturale, Ass. Migrantes odv Brindisi, Anpi Brindisi, Libera Brindisi, Mesagne Bene Comune, Ass.Compagni di Strada-Casa Betania, Emergency-Gruppo provincia di Brindisi, Collettiva trans-femminista queer Brindisi, Comunità Africana Brindisi, Arci Brindisi, Arci Movimenti Aps, Arci Lecce, Solidarietà, Eridano Cooperativa Sociale, Legami di Comunità Brindisi, Auser Brindisi Odv, Voci della Terra APS, Forum per cambiare l’ordine delle cose della provincia di Brindisi.

VIDEO INTERVISTA   ad Antonio   Camuso ( Archivio Storico  Benedetto Petrone).