Il Corpo più amato dagli italiani si trova ad affrontare una delle crisi più gravi della sua storia recente. Con il Paese che brucia, tra emergenze ambientali e rischi per la sicurezza, la carenza di personale rischia di compromettere seriamente la capacità di risposta e intervento.
Attualmente mancano all’appello circa 7.000 unità, un vuoto destinato ad allargarsi fino a raggiungere le 15.000 unità nei prossimi cinque anni, se non verranno adottate misure urgenti e strutturali per invertire la tendenza.
La situazione si fa sempre più critica, soprattutto nei mesi estivi, quando incendi boschivi, calamità naturali e richieste di soccorso mettono a dura prova uomini e mezzi. La carenza di personale non solo rallenta gli interventi, ma mette anche a rischio la sicurezza degli stessi operatori, spesso costretti a turni massacranti e a coprire territori sempre più vasti con risorse limitate.
Sindacati e rappresentanze del Corpo lanciano l’allarme: senza nuove assunzioni, investimenti e un piano di valorizzazione del personale, si rischia di compromettere l’efficienza e l’affidabilità di un servizio fondamentale per la tutela del territorio e la sicurezza dei cittadini.