«L’autovelox fisso sulla Lecce-Gallipoli installato dal Comune di Galatina è solo l’ultimo di una incontenibile serie di apparecchi con limite 90 km/h che costellano le principali arterie salentine. Non deve essere un caso se gran parte di questi strumenti (che fanno felici le casse degli enti locali) vengono installati sulle arterie salentine ove il limite formale è di 90 km/h ma che, di fatto, sono delle “superstrade”, hanno, cioè, tutte le caratteristiche delle strade extraurbane principali come la SS613 Lecce-Brindisi e la SS16 nel tratto Brindisi-Bari, ove il limite è di 110 km/h.
Ho già chiesto, allora, ad ANAS, che gestisce le SS, di rivedere questa classificazione, dichiarando strade extraurbane principali la SS101 Lecce-Gallipoli, la SS16 Lecce-Maglie e la SS7 Brindisi-Taranto, previa effettuazione dei pochissimi interventi eventualmente necessari.
Sulla stessa SS101 Lecce-Gallipoli operano anche gli autovelox dei Comuni di Galatone, Sannicola e Gallipoli.
Sulla SS16 Lecce-Maglie operano gli autovelox dei Comuni di Melpignano e Cavallino.
Ancora, sulla SS7 Brindisi-Taranto operano gli autovelox dei Comuni di Latiano, Oria, Mesagne e Villa Castelli.
Nessuno vuole mettere in discussione l’esigenza di preservare la sicurezza stradale, ma, a questo punto, per fugare il dubbio che la sicurezza venga usata per mettere le mani nelle tasche degli automobilisti, c’è solo una cosa da fare: aggiornare la classificazione delle arterie che nel corso dei decenni sono diventate “superstrade” e sulle quali è inopportuna la permanenza di un limite a 90 km/h che invita solo all’installazione di strumenti utili a fare cassa
E’ quanto dichiara in una nota l’Onorevole Andrea Caroppo, deputato salentino di Forza Italia.