Si prende spunto dalla nota apparsa su alcune testate locali in merito al “Declassamento” del Centro Ustioni di Brindisi di alcuni consiglieri regionali e ci si domanda: “ ma la politica avrebbe fatto bene ad interessarsi anni addietro quando i vari Presidenti Regionali di qualunque colore politico hanno smembrato i vari presidi ospedalieri dei Pronto Soccorso nonché di Reparti che ospitavano pazienti a seguito di interventi chirurgici e li hanno trasformati in presidi per visite specialistiche, diventando così l’Ospedale A. Perrino centralizzato dove tutti i cittadini della provincia di ogni patologia si riversano ancora oggi creando la carenza da anni del personale medico ed infermieristico ed altro personale dei vari servizi logistici.” Ci si domanda, inoltre, dove fossero i propositori di questa nota negli anni che hanno preceduto questa Dirigenza ASL di Brindisi, tra l’altro smentita con la seguente nota:” L’atto deliberativo prevede l’istituzione di un’unica Unità operativa complessa “Chirurgia plastica e Centro grandi ustionati”, al cui interno il Centro Ustioni resta una Unità operativa semplice, un modello operativo già adottato in passato e presente anche in altre grandi strutture sanitarie italiane. L’operazione è una semplice riorganizzazione, nasce dall’esigenza di ottimizzare le risorse disponibili, al fine di garantire la continuità assistenziale in entrambi i reparti e rendere ancora più attrattiva la sede di Brindisi ai professionisti attualmente impegnati in altre Aziende sanitarie. Pertanto chi etichetta questa operazione come “declassamento” veicola una notizia fuorviante rispetto alla reale finalità”.
In qualità di rappresentante di una categoria di persone diversamente abili, affrontando quotidianamente con loro le problematiche che si incontrano presso le strutture sanitarie in particolare presso l’Ospedale Antonio PERRINO di Brindisi, ho conosciuto le trasformazioni strutturali che la Regione Puglia ha operato nei confronti della sanità Brindisina sino ad arrivare in quest’ultimo periodo dove ancora si ha difficoltà a decollare per via probabilmente di mancanza di fondi. Credo che la Direzione Generale ASL in questo momento stia facendo sforzi notevoli per riportare in auge la sanità Brindisina e la politica si dovrebbe adoperare con piu’ energia e serietà e pensare sul serio alla salute di cittadini Brindisini cercando con caparbietà di attirare fondi per la nostra sanità affinchè la Direzione ASL possa continuare la strada che sta percorrendo, con non poche difficoltà, riportandola
all’altezza di altre strutture sanitarie pugliesi che probabilmente hanno avuto piu’ attenzioni da parte della Regione Puglia.
Non so se la classe politica è consapevole delle condizioni critiche dell’Ospedale Perrino che versa in uno stato di degrado inaccettabile e non può più essere ignorata. La salute dei cittadini pugliesi deve essere garantita in modo equo, senza trascurare le esigenze della nostra provincia.
È giunto il momento di riconoscere che Brindisi ha un’urgenza : la necessità di un nuovo ospedale. I cittadini brindisini hanno diritto a strutture sanitarie moderne e dignitose, capaci di fornire cure tempestive senza costringerli a percorsi lunghi e complicati.
Si dovrebbe sconfiggere l’egemonia regionale di cui purtroppo siamo vittime da orma piu’ legislature.

Brindisi 13/01/25

(Il Vice presidente Reg. degli invalidi Achille Azzarito)