Con incredulità apprendiamo da un articolo di stampa che ad accogliere i turisti MSC nel porto di Brindisi sarà una delegazione del Comune di Turi, impegnata a promuovere le proprie ciliegie.


Un prodotto di qualità, certo. Ma il punto non è questo. Il problema è che ancora una volta, nel porto di Brindisi, non si parla di Brindisi. Non si promuovono le nostre eccellenze, i nostri sapori, le nostre bellezze. Nulla che parli della nostra città ai turisti che qui arrivano.
È legittimo chiedersi: perché una città che accoglie migliaia di crocieristi viene sistematicamente esclusa dalla scena promozionale? Perché chi arriva a Brindisi trova in primo piano altri territori, altri nomi, altri protagonisti?
Non è la prima volta che iniziative pensate per valorizzare il territorio pugliese ignorano proprio il territorio che ospita l’evento. Se confermato, parliamo di una scelta autorizzata e promossa dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, insieme a Pugliapromozione – AReT, che solleva interrogativi sulla visione strategica adottata per la promozione turistica.
Brindisi non può essere ridotta a sfondo. Non può essere sempre la città di passaggio, quella che “ospita” senza mai essere rappresentata. Siamo stanchi di vedere altri promossi sul nostro territorio mentre le nostre identità vengono ignorate, rimosse o semplicemente lasciate da parte.
Questa dinamica ci preoccupa. Perché Brindisi rischia di essere trasformata in una base logistica, utile solo a far sbarcare turisti che poi vengono indirizzati altrove, verso località che – guarda caso – ricevono attenzione, investimenti e visibilità. Il tutto senza alcuna considerazione per ciò che questa città ha da offrire: storia, cultura e prodotti tipici.
La promozione turistica non può schiacciare chi accoglie. È Brindisi ad aprire le porte. È Brindisi ad accogliere senza essere messa in condizione di raccontarsi.
È doveroso capire pubblicamente come sia stata costruita questa iniziativa e perché la città non sia stata coinvolta o resa visibile. Le risposte servono ora, prima che Brindisi venga dimenticata anche nelle prossime stagioni turistiche. Questa ormai è andata…
Essere ospitanti non significa accettare di restare invisibili. Brindisi c’è. E vuole essere vista.

Dott. Valerio Stano
Presidente ass. Itaca