Ultima tappa del “ Festival del Vernacolo” al quartiere Casale a Brindisi., con la compagnia teatrale il Sipario. Grande successo di pubblico e partecipazione, il ritorno nelle periferie di storia e tradizione.
Davvero ci voleva…. Un “ Festival del Vernacolo che potesse toccare il cuore delle persone, delle Periferie, di chi ha bisogno di trascorrere serate all’insegna dell’allegria, della serenità, tra mille difficoltà e problemi.
Un Festival del Vernacolo ( che ha coinvolto quattro compagnie teatrali brindisine) emblematico, se ancora ce ne fosse bisogno, di come e quanto sia fondamentale l’unità di intenti, la sinergia, per portare a compimento iniziative, progetti.
Un progetto fortemente voluto da diverso tempo dall’attuale Segretario cittadino di Fratelli d’ Italia Massimiliano Oggiano , e organizzato dalla virtuosa simbiosi tra l’ Associazione Periferia e la testata giornalistica L’ORA DI BRINDISI .
Venerdì 22 agosto , l’ultima tappa di un percorso iniziato lo scorso luglio, con E MO CI PAIA , commedia in vernacolo messa in scena dalla compagnia Il Sipario di Riccardo Congedo al quartiere Casale a Brindisi, presso la Parrocchia Ave Maris Stella.
Il Festival si inserisce nell’ambito della Rassegna Meridiani d’Estate, organizzata dalla Fondazione Teatro Verdi, che ha sin da subito fornito un enorme contributo, anche e soprattutto sotto il profilo organizzativo e della comunicazione, alla realizzazione dell’evento.
I circa 800 cittadini presenti sotto il palco sono la dimostrazione del grande successo di pubblico e partecipazione, già comprovata dalle precedenti rappresentazioni delle altre compagnie.

L’evento è stato presentato dal Direttore Responsabile della testata giornalistica L’ORA DI BRINDISI Salvatore Morelli, sul palco, tra l’altro, le belle parole di Francesca Massaro dell’ Associazione Periferia “ quanto è bello, gratificante, entrare dentro il cuore della gente, a casa loro “.
L’intervento del Sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna è in sostanza ben augurante per dare continuità ad un percorso che intende valorizzare il ruolo delle periferie, che non vanno trascurate e sono “ voce” di Storia e Tradizione.
E conviene ringraziare le altre compagnie: i Teatranti ( con la commedia “POVERANNUI”), LI tre cumpAri ( con “ Vicie la sta vesciu nera”), la compagnia Anti & Mino ( con LU PURTONI).
Foto Marcello Altomare
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