Il segretario generale della Cgil Brindisi, Massimo Di Cesare,  annuncia la mobilitazione del 19 settembre per chiedere  pace e giustizia. Appuntamento alle 17.30 presso la  Scalinata Virgiliana 

«A Gaza è in corso un genocidio. Lo dicono ormai anche le Nazioni  Unite e lo testimoniano i numeri delle vittime. Migliaia di bambini  sono stati uccisi sotto le bombe. Ospedali, scuole e abitazioni civili  sono stati distrutti. La popolazione è allo stremo, senza cibo, senza  acqua, senza cure. Davanti a tutto questo la Cgil non può e non  vuole restare in silenzio». Così il segretario generale della Cgil  Brindisi, Massimo Di Cesare, apre l’annuncio della mobilitazione  che sabato 19 settembre vedrà lavoratrici, lavoratori, cittadine e  cittadini scendere in piazza per chiedere la fine immediata dei  massacri.  

La Cgil considera la pace un presupposto fondamentale per la vita e  per i diritti. Senza pace non ci può essere giustizia sociale, non ci  può essere lavoro dignitoso, non ci può essere democrazia. Per  questo la Confederazione ha proclamato una giornata nazionale di  mobilitazione che vedrà scioperi e manifestazioni in tutto il Paese. 

La decisione è stata assunta dopo l’ennesima escalation militare a  Gaza, con bombardamenti che hanno colpito indiscriminatamente  la popolazione civile e con l’annuncio dell’occupazione della  Cisgiordania. La comunità internazionale resta ferma, ma intanto le  bombe continuano a cadere. La Cgil non intende girarsi dall’altra  parte.  

«Non è una guerra come le altre – dichiara Di Cesare –. È una pulizia  etnica in corso, sotto gli occhi di tutti. Il diritto internazionale  viene calpestato ogni giorno. E chi resta in silenzio diventa  complice. Noi non possiamo accettarlo. La nostra mobilitazione  nasce dalla volontà di fermare il massacro e di aprire la strada alla  pace, con corridoi umanitari e con il riconoscimento dello Stato di  Palestina».

Il segretario generale nazionale della Cgil, Maurizio Landini, ha  sottolineato che la giornata di mobilitazione del 19 settembre non è  una manifestazione rituale. È una risposta urgente a un crimine  contro l’umanità. Landini ha ricordato che occorre sospendere  immediatamente i trattati commerciali e militari con Israele,  avviare un processo diplomatico sotto l’egida dell’Onu e garantire  la sicurezza delle missioni umanitarie, come la Global Sumud  Flotilla, dei sanitari e dei giornalisti che ogni giorno rischiano la  vita per aiutare la popolazione palestinese. La Cgil ritiene che la  pace sia la precondizione di qualsiasi convivenza civile e di qualsiasi  crescita economica e sociale. Senza pace, i diritti vengono  annientati. 

Anche la Cgil di Brindisi partecipa con forza a questa mobilitazione.  Per la Cgil non si tratta solo di solidarietà internazionale, ma di una  battaglia che riguarda anche i valori fondamentali della nostra  Costituzione. «La Carta ci ricorda che l’Italia ripudia la guerra come  mezzo di risoluzione delle controversie. Difendere questo principio  oggi significa scendere in piazza. Non possiamo restare spettatori.  Dobbiamo far sentire la nostra voce insieme a quella di milioni di  persone in tutto il mondo che chiedono giustizia per la Palestina». 

Il sindacato chiama dunque a raccolta tutte le lavoratrici e i  lavoratori, le associazioni democratiche, le forze sociali, le  cittadine e i cittadini. La manifestazione a Brindisi si terrà sabato  19 settembre alle ore 17.30 presso la Scalinata Virgiliana.  

«Invito tutte e tutti a partecipare – conclude Di Cesare –. Ognuno di  noi ha il dovere di esserci, di alzare la voce, di dire basta alla  violenza e alle stragi. Solo insieme possiamo fermare questo  genocidio e costruire la pace. Non restiamo indifferenti: il 19  settembre saremo in piazza, per Gaza e per un futuro di dignità e  giustizia per tutti». 

Brindisi 17.9.2025 

Massimo Di Cesare 

Segretario generale