La Confesercenti provinciale di Brindisi e l’intero management dell’associazione esprimono
la più viva soddisfazione per il premio ricevuto dalla propria associata, l’ Azienda brindisina
“Autnotout”, quale seconda classificata alla manifestazione “Festival di Luce”, che si è tenuta nei
giorni scorsi a Firenze, presso Palazzo Vecchio.
Una manifestazione che premia e dà risalto a quelle
aziende che fanno dell’impegno un prodotto imprenditoriale finalizzato alla coesione sociale. In
sostanza, il “Premio Luce! Startup Inclusiva” attesta il lavoro certosino di quelle startup che
alimentano la più idonea solidarietà e la vera inclusione sociale.
L’azienda “Autnotout”, che ha un nome che vuol lanciare un messaggio importante, cioé
“autistici sì, ma non fuori dai giochi”, sviluppa iniziative di inserimento di giovani e adulti con
autismo in contesti lavorativi, proponendo un modello imprenditoriale replicabile e sostenibile, che investe sulla diversità come risorsa, offrendo l’opportunità, a persone in condizioni di svantaggio, di creare valore. Il referente Massimo Striano e tutti i suoi collaboratori in tal modo sono orgogliosi di offrire un prezioso contributo a infrangere una barriera culturale, che porta il più delle volte a supportare la persona con disabilità con interventi esclusivamente socio-assistenziali, guardando al “problema” e al “limite” invece che alla persona, con i suoi desideri e le sue aspettative. Per “Autnotout”, così come per Confesercenti, è fondamentale la dignità del lavoro perché il lavoro dà dignità. E il vero traguardo sarà quando saranno le aziende stesse ad accogliere naturalmente questi ragazzi.
Oggi Autnotout impiega cinque giovani, coinvolti nella produzione di vino con il marchio registrato Wineaut. I ragazzi partecipano a tutte le fasi del lavoro: dalla vendemmia all’imbottigliamento, fino all’etichettatura e alla consegna. Il vino viene prodotto nella cantina ‘Risveglio’ di Brindisi, che ha scelto di adattarsi ai ritmi e alle esigenze di ciascuno perché è l’ambiente che deve adeguarsi alle persone, non il contrario. Per i ragazzi che non possono lavorare direttamente in cantina, l’impresa ha creato un laboratorio tecnologico, dove si realizzano packaging e gadget con stampanti 3D e incisori laser.
Per la Confesercenti questo premio è la prova che l’inclusione è possibile, se si crede davvero nelle
persone.