Il sindacato Nursing Up, su convocazione dell’Aran, annuncia oggi di aver apposto la propria firma definitiva al contratto della sanità 2022-2024. Una scelta coerente con quanto già annunciato a giugno, spinta dalla conquista della progressione di carriera, con l’accesso all’Area di Elevata Qualificazione per tutti i professionisti sanitari ex legge 43/2006, oltre agli altri interventi normativi a beneficio dei lavoratori .
«Con le nuove norme sulla carriera, siamo riusciti a ottenere un risultato che apre finalmente prospettive a chi per anni è rimasto invisibile – afferma Antonio De Palma, presidente del Nursing Up – ma, sia chiaro, questo contratto non è affatto risolutivo. È solo un punto di partenza: i veri giochi si faranno con il prossimo CCNL».
Il sindacato indica, oltre alla concreta valorizzazione di infermieri e professioni sanitarie ex legge 43/2006, uno degli altri obiettivi prioritari: la valorizzazione dei nostri laureati magistrali con l’ingresso nell’area della dirigenza. «Dare carriera a tutti i nostri professionisti sanitari resta la nostra missione, ognuno nel posto che gli compete, che compete ai suoi sacrifici e alle sue competenze, e allora puntiamo a riconoscere anche chi ha raggiunto i più alti livelli formativi. Si apre una nuova stagione di confronto e battaglie sindacali, più intensa che mai».
Non manca il riferimento alla triste attualità politica che ha regalato nuove amare sorprese: «Questa manovra – conclude De Palma – rappresenta l’ennesima delusione, tra promesse evaporate, come quella sulla libera professione degli infermieri, dietro front e stipendi fermi al palo, con aumenti irrisori e un previsto piano di assunzioni del tutto insufficiente nel numero, e non certo risolutivo rispetto alla carenza di professionisti. Ci aspettiamo di tornare presto al tavolo più battaglieri che mai, perché la sanità non può più attendere».