Il 3 ottobre 2025, presso il Municipio di Brindisi, è stata sottoscritta la convenzione tra il Comune di Brindisi e l’Associazione Ekoclub International OdV per lo svolgimento di attività di tutela e salvaguardia ambientale mediante l’impiego delle Guardie Ecologiche Volontarie.
Una firma accompagnata in pompa magna da una fotografia ufficiale all’ingresso del Comune, alla presenza dell’assessore all’Ambiente, dottoressa Livia Antonucci, e dei volontari, che lasciava immaginare un cambio di passo concreto.
A distanza di due settimane, però, i dati raccolti in Commissione Ambiente mostrano una realtà diversa: il servizio non sta producendo risultati concreti.
Come più volte evidenziato in Commissione e nelle richieste rivolte all’assessore all’Ambiente, le Guardie Ecologiche erano state annunciate come presidio essenziale per il contrasto all’abbandono dei rifiuti, per i controlli sugli orari di conferimento e per la verifica del rispetto delle norme sulla raccolta differenziata.
Compiti, questi, che nulla hanno a che vedere con la distribuzione di materiale informativo o pubblicitario, attività già prevista nel capitolato affidato a Teknoservice, la quale ha più volte informato la cittadinanza attraverso iniziative e campagne dedicate.
Alla luce di queste criticità, ho ritenuto indispensabile convocare la Commissione Ambiente per martedì 18 novembre, al fine di analizzare nel dettaglio l’applicazione della convenzione e verificare se i compiti previsti siano effettivamente svolti.
Alla seduta sarà presente anche il direttore di Teknoservice, dott. Piemontese, per un confronto sugli attuali dati della raccolta differenziata.
Ribadisco che, pur riconoscendo l’impegno personale, non è realistico né utile pretendere di concentrare un numero elevatissimo di responsabilità e funzioni su un’unica figura amministrativa. La città di Brindisi ha bisogno di efficienza, continuità e risultati, non di rallentamenti.
Sto inoltre predisponendo una interrogazione consiliare per ottenere risposte puntuali su questioni fondamentali per i cittadini, verificando se siano stati messi in campo tutti gli strumenti di legge per individuare e contrastare l’evasione, anche alla luce di un documento – che parrebbe ufficiale – fornito da AVR al Comune di Brindisi, relativo alla percentuale di evasori.
Un dato che si aggiunge agli esiti dell’indagine condotta lo scorso anno dalla stessa AVR, secondo la quale oltre il 70% delle attività commerciali del centro storico non risulterebbe censito. Una situazione grave che penalizza gli operatori in regola e contribuisce a mantenere la Tari tra le più alte d’Italia.
Contestualmente, riproporrò la rimodulazione dei coefficienti Tari, già presentata l’anno scorso e respinta, nonostante l’impegno assunto in Consiglio comunale dal capogruppo di Forza Italia, Nicola Di Donna, di riportare il tema all’ordine del giorno entro dieci giorni per favorire una riduzione, anche minima, a beneficio dei piccoli commercianti.
Brindisi ha bisogno di trasparenza, controllo del territorio e scelte amministrative chiare.
Continuerò a garantire, da Presidente della Commissione Ambiente, il massimo impegno affinché le promesse diventino fatti e il servizio pubblico risponda davvero alle esigenze della città.
Roberto Quarta
Presidente Commissione Ambiente
Città di Brindisi