“Francamente trovo irrispettoso rispondere SONO FINITI I VACCINI al grido di dolore di chi ancora oggi sta aspettando una dose di vaccino dal letto o su una sedia a rotelle a casa.
La Asl di Brindisi non può limitarsi a fare il ragioniere che fa il conto fra entrate e uscite, ma chi gestisce la salute dei cittadini ha il dovere della programmazione! I vaccini sono finiti in questi giorni, ma qui nel Brindisino la campagna vaccinale è iniziata tarda e sempre con poche dosi a disposizione, tant’è che ad aprile i centri vaccinali sono stati più chiusi che aperti.
“Non solo, ma gli ammalati che sono a casa non sono ammalati non programmabili, la ASL ha nella sua anagrafe i loro nomi e cognomi, perché non si è provveduto a vaccinarli prima? Magari evitando di vaccinare l’amico che guarda caso passava di l?…
“Insomma, quello che mi aspetto da chi ha prescinde responsabilità che queste vengono assunte in toto e che non inizi uno squallido gioco di scaricabarile sulla pelle dei più fragili.”