In prossimità della Giornata Mondiale dell’Acqua, il 15 marzo alle ore 17.00 al Museo Ribezzo, un appuntamento del Club per l’UNESCO di Brindisi insieme al Polo BiblioMuseale di Brindisi.
Una conversazione sull’acqua, quale bene prezioso, la cui tutela rientra tra i 17 goals dell’Agenda 2030 a cui seguirà la mostra tematica.
Dopo i saluti istituzionali dell’Arch. Emilia Mannozzi – Direttore del Polo BiblioMuseale di Brindisi e del Dott. Mario Criscuolo – Presidente Club per l’UNESCO di Brindisi, l’archeologa Francesca Radina, già funzionaria della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari, conversa sull’antico culto dell’acqua nelle grotte pugliesi.
A seguire l’inaugurazione della mostra, visitabile sino al 30 marzo, con la produzione dell’artigianato artistico di Maria Concetta Malorzo, Giovanni Oriolo e Mimmo Vestita, interpretando l’acqua attraverso la materia a loro più cara: terracotta e vetro. Alcuni reperti a tema del Museo Ribezzo arricchiranno, in apposite vetrine, l’esposizione.
Il filo conduttore, quello dell’acqua, si piega in racconti sulla sacralità degli usi e dei riti che la vedono, dolce o salata o del mare, come strumento di purificazione dell’uomo. Coppe, vasi, bicchieri, contenitori che contengono acqua nascondono storie di offerte, sacrifici e trasformazioni, personaggi mitologici come le sirene svelano il rapporto tra il mito e l’umano, quando il mare è depotenziato dalla metis e dall’esorcismo del sale.
Una narrazione parallela è rappresentata dalle acquasantiere di espositori privati. Oggi oggetti di collezionismo ma la cui originaria funzione era quella di purificare la casa dal peccato di chiunque vi entrasse, riconoscendo all’acqua proprietà salvifiche.
Un’ occasione, l’appuntamento del 15 marzo, per guardare ad uno dei beni più preziosi ed in pericolo, l’acqua, rivalutandone l’importanza attraverso manufatti di ieri e di oggi e attraverso la conoscenza degli usi propiziatori e di purificazione, praticate da antiche e progenitrici popolazioni.