È stata esaminata oggi in II Commissione la costituzione della sottocommissione per esaminare il ddl n.93: “Norme attuative della disposizione di cui al terzo periodo del comma 27 dell’articolo 242 della legge regionale 31 dicembre 2024, n. 42 per la revisione delle normative vigenti in materia di nomine e designazioni di competenza della Regione. Disposizioni soppressive e modificative di norme in materia di governance e controlli, ricambio generazionale e revisione della spesa di personale per il sistema delle partecipazioni regionali”.

“Nella scorsa seduta di commissione avevamo iniziato l’approfondimento sul ddl  – dichiara la consigliera del M5S Antonella Laricchia – e concordato sulla necessità di istituire la sottocommissione, che sarà tecnico – politica, per cercare di risolvere le possibili criticità della norma in vista degli avvisi che dovrà pubblicare il consiglio per circa 67 enti. Oggi abbiamo audito anche Maurizio Bitetto, coordinatore regionale dei Giovani Dottori Commercialisti per la Puglia e la Basilicata, che con riferimento al primo avviso pubblicato per il collegio di ‘PugliaSviluppo’, che avevamo già definito come avviso pilota, ha suggerito di eliminare alcune ‘barriere’ previste nei requisiti. Ho assicurato la massima attenzione su questo, un aspetto su cui ci confronteremo con il consigliere Conserva, dato che la parte dell’articolo 242 della legge di Bilancio, in cui sono stabiliti i requisiti per candidarsi agli avvisi è stata scritta dalla Lega, tranne per quello che riguarda l’impossibilità di conferire incarichi a coloro che ricoprano o abbiano ricoperto, nei 6 mesi precedenti la nomina incarichi direttivi o esecutivi regionali o nazionali in partiti o movimenti politici e ai candidati non eletti alle elezioni regionali per i cinque anni successivi all’elezione stessa, aggiunta grazie a un mio emendamento. L’articolo sulle nomine, inserito nella legge di Bilancio, è infatti la proposta di legge nata dall’unione della mia proposta e di quella del consigliere Conserva, che trattavano la stessa materia, già approvata in Commissione. Allo stesso tempo, e ne sono felice, è stata sottolineata l’importanza dell’art.17 del disegno di legge che stiamo esaminando, per favorire il ricambio generazionale all’interno degli organi della Regione, definito anche oggi un ‘cambiamento epocale’, tanto da essere replicato anche in altre Regioni. 

Cercheremo di al più presto i componenti della sottocommissione per iniziare a lavorare agli emendamenti concordati e procedere il prima possibile all’approvazione della legge prima in Commissione e poi in aula. Riusciremo a trovare la strada migliore per quello che riguarda gli adempimenti degli uffici e la divisione per materie di competenza. Sapevamo che mettere ordine in una materia complessa come quella delle nomine non sarebbe stato facile, ma era necessario farlo. Troppe nomine erano ormai sfuggite a ogni tipo di controllo e non era più possibile andare avanti in questo modo”