Tanto per iniziare, un Flash Mob significativo, emblematico, di quelle che continuano ad essere le preoccupazioni, le ansie, della comunità brindisina.

Perché, e tra l’ altro l’ ha dimostrato l’ emergenza CoronaVirus, la salute è “ l’ elemento primario” a cui nessun cittadino intende rinunciare , a fronte delle diverse problematiche sotto il profilo occupazionale, sociale, economico .

Già, quante volte lo affermiamo ( in articoli giornalistici e non solo), quel binomio “ Ambiente ( Salute) – Occupazione” che, per quanto riguarda Brindisi e il suo territorio, non è mai stato “incalanato”, in tutti questi anni, nella direzione positiva, come se ci fosse una sorta di “disegno divino” che ha stabilito in eterno polemiche, scontri, divisioni .

Ma qui, è la proprio la storia brindisina a raccontarlo, è la politica che, insieme al sistema imprenditoriale – industriale e le organizzazioni sindacali, deve assumersi le proprie responsabilità, mettendo in campo decisioni che tutelino entrambi i versanti. Basta a polemiche frontali, spesso anche inutili, che, francamente, hanno anche stancato la gente.

Non c’è Lavoro senza Salute e viceversa, è una “dicotomia” che sta continuando a mettere a dura prova la città, il territorio, il nostro futuro

Ma alzi la mano chi ancora continua a negare che a Brindisi si muoia di patologie tumorali legate a forme di inquinamento , e non ci si può fermare, evidentemente, solo alla controversa vicenda Versalis . Del resto, anche l’ evoluzione tecnologica impone, da parte di ogni azienda ( dalla più grande alla più piccola) il rispetto dell’ ambiente, la salute, la sicurezza . Non si “ scappa” dalla tutela della salute delle comunità e, appunto nella storia, ognuno dovrà assumersi le proprie responsabilità .

E i cittadini brindisini continuano ad essere preoccupati sulla propria salute, tra l’ altro supportati non da chiacchiere, ma da studi epidemiologici, rapporti di studiosi e scienziati ( pubblicati e sostenuti anche dalla stessa Regione Puglia) . Rapporti, analisi, studi che dimostrano gli effetti e conseguenze sulla popolazione brindisina delle esposizioni ambientali di origine industriale ( e non solo).

Quei cittadini, associazioni, comitati, movimenti, appunto, protagonisti sabato pomeriggio a Brindisi di un Flash Mob che si è svolto in Piazza Vittoria , per rivendicare il “ diritto alla salute”, ad una vita migliore.

Questa città è ancora viva , non accetta di essere ancora una volta avvelenata nell’ indifferenza generale. Nessun colore politico, nessuna primogenitura , niente responsabili, solo cittadini liberi e pensanti “ – questo è, in sostanza, il “ manifesto” di un’ iniziativa che, in ogni caso, non può essere sottovalutata, perché emblematica di un profondo malessere, una grande preoccupazione che dovrebbe coinvolgere tutti e legarsi ( lo ribadiamo) alle altre gravi problematiche della città e del territorio “.

Dobbiamo lasciare un futuro sereno alle nuove generazioni e ai nostri figli “, da qui si deve ripartire. E’ un allarme che è stato lanciato, con un “ suono di tromba da stadio “ che alle ore 18.00 ha praticamente dato il via al Flash Mob. Tutti i partecipanti praticamente si sono fermati per 120 secondi, uno striscione recitava : “ basta veleni, non resteremo più immobili “.

Il Diritto alla Salute, il Diritto al Lavoro, ora ci vogliono più fatti che chiacchiere……

Foto di Stefano Albanese