Dalle iniziali incomprensioni ai primi passi verso una costruttiva discussione su come si può gestire non solo la fase di trasformazione dell'impianto, ma anche il futuro industriale ed economico/sociale dell'intero territorio.

Questo è quanto scaturito dalla riunione che si è svolta in Confindustria nei giorni scorsi tra le categorie confederali del settore industria ed ENEL. I segretari responsabili di categoria, insieme ai Segretari generali confederali, hanno approfondito gli argomenti di discussione sull'evoluzione produttiva della centrale acquisendo nuove informazioni sul cambiamento che dovrà essere completato entro il 2025. Una prima considerazione positiva è che si continui a discutere, così come da noi richiesto, nella convinzione che è arrivato il momento di porre fine alla politica di contrapposizione che anche in questi giorni si sta esercitando. È necessario capire che deve finire il tempo delle liti e degli scontri fini a sé stessi che hanno procurato fino ad oggi solo danni e perdite di tempo.

Mettiamo da parte la tanto controversa politica del NO a prescindere! Con la decarbonizzazione si prospetta, quindi, un nuovo scenario che non riguarderà soltanto l'aspetto produttivo, ma cambierà sostanzialmente il volto del territorio con l'utilizzo e l'adeguamento di nuovi investimenti su terreni già pronti di proprietà ENEL. Al loro interno si trovano infrastrutture fondamentali come il porto, le servitù di servizio attualmente utilizzate per l'attività produttiva della centrale a carbone ed altre attività che se sviluppate ci darebbero: utilizzo vapore per tele riscaldamento, catena del freddo, serre, floricultura, prodotti agricoli ed altro.

La UIL e le Categorie del settore industria intendono andare avanti senza infingimenti e strumentalizzazioni per costruire un modello di reindustrializzazione sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Ed è su questa linea che vogliamo andare avanti con l'obiettivo di realizzare intorno al progetto di decarbonizzazione un indotto che possa dare sicurezza non solo ai lavoratori diretti ed indiretti, con la prospettiva di nuova occupazione. Per questo proponiamo all'attenzione della stessa ENEL e di quanti hanno la responsabilità a livello governativo di valutare la possibilità di fare svolgere un ruolo permanente a grandi industrie come l'Ansaldo per produrre non solo nella fase di cantierizzazione ma anche dopo, in loco, le parti essenziali del nuovo ciclo produttivo (turbine, compressori, ecc.) ed essere di supporto anche alle altre grandi aziende già presenti. La UIL pertanto ritiene necessario proseguire il confronto serrato per definire e sottoscrivere un PROCOLLO D'INTESA VINCOLANTE al fine di garantire e tutelare la continuità produttiva nel cambiamento e la sicurezza lavorativa, propedeutico al coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico, già interessato, per garantire il rispetto degli accordi che saranno firmati.

Il Segretario Antonio Licchello