Dopo l'accettazione all'assunzione come Operatore Socio Sanitario nella ASL di Brindisi avvenuta lo scorso 8 luglio con la preferenza espressa del luogo e posto di lavoro in base alla graduatoria del concorso, oggi finalmente, dichiara il Segretario Generale della FIALS, Giuseppe Carbone, doveva essere il fatidico giorno per firmare il contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato per i 171 OSS vincitori del concorsone di foggia, e ai 26 infermieri stabilizzati a tempo indeterminato, ma è arrivata invece una doccia fredda.
Il Direttore Generale della ASL Giuseppe Pasqualone, in un palazzetto dello sport PalaPentassuglia di Brindisi, quasi vuoto e rimbombante dallo stridore del microfono a tutto volume, ha dichiarato ai nuovi assunti che è stata rispettata la singola volontà espressa del luogo e posto di lavoro in base alla graduatoria del concorso, ma che tale indicazione non è stata riportata nel singolo contratto individuale di lavoro che gli operatori dovevano firmare e si rimandava ad un momento successivo all'assunzione. Il trucco dietro la trasparenza.
Un mugugno collettivo dei circa 200 operatori presenti, con diversi loro genitori e parenti, per firmare il primo contratto di lavoro a tempo indeterminato e per ascoltare da vicino l'annunciata presenza, ma mancata, del Presidente della Giunta Regionale Michele Emiliano.
Ma non solo, prosegue Carbone, il contratto individuale fatto firmare dal singolo dipendente a cui non è stata data nemmeno la possibilità di leggerlo, contiene diverse illegittimità tali da inficiarne la validità.
Non è stata riportata la sede di stipula del contratto, il luogo di lavoro, struttura ed unità operativa, ma peggio ancora, sui contratti individuali di lavoro per gli OSS è stato scritto un periodo di prova di 6 mesi mentre il contratto nazionale di lavoro ne prevede solo due. Non è possibile che la ASL possa intendere che la propria manifestazione di volontà scritta sia di rango superiore al contratto nazionale.
L'art. 24 del CCNL del 21.05.2018 del personale del Comparto Sanità, espressamente prevede che il "contratto individuale di lavoro" deve necessariamente riportare per essere efficace "la sede di prima destinazione dell'attività lavorativa" come anche "il periodo di prova" esatto.
La ASL, afferma Carbone, rischia così di vedersi annullare dall'Ufficio Ispettivo del Ministero della Funzione Pubblica tutti i contratti di lavoro stipulati oggi, come quelli anche degli infermieri stabilizzati dove era riportata una sede provvisoria di destinazione, ed è per questo, conclude il Segretario Generale della FIALS, che abbiamo chiesto con una nota al Direttore Pasqualone di evitare che tutti i contratti individuali di lavoro firmati siano inficiati, richiamandolo alle proprie responsabilità di perfezionare urgentemente tali atti con i lavoratori e professionisti interessati.