Troppi ritardi nelle visite domiciliari per l’accertamento dei requisiti sanitari dei cittadini impossibilitati ad abbandonare il proprio domicilio.

“Posto che l’attuale normativa sull’accertamento delle invalidità civili prevede che in caso di comprovato impedimento del cittadino che richiede di accertare un proprio stato invalidante finalizzato alla concessione di prestazioni di previdenza ed assistenza obbligatoria, questi è visitato presso il proprio domicilio da un membro della Commissione di Accertamento che ivi si reca, questa Sede Provinciale ANMIC intende denunciare un grave disservizio che he interessa la categoria, familiari e caregiver di soggetti gravemente invalidi. L’ANMIC che in provincia ricopre il ruolo di difensore civico della categoria degli invalidi civili ha da anni assistito ad inefficienze croniche del sistema che già ha reclamato agli organi istituzionali ed in particolare le lungaggini legate a detta modalità di accertamento. Sovente è accaduto che ad esempio il medico si sia recato in casa del cittadino affetto da disabilità grave ed intrasportabile in data successiva; che un ultranovantenne abbia ricevuto la visita domiciliare dopo dieci mesi dalla data della domanda e dopo sollecito da parte del medico ANMIC alla Prima Commissione. Tuttavia desta preoccupazione quello che i cittadini stessi –anche non associati ANMIC- vengono a reclamare ai Ns. sportelli. Attualmente vi sono due cittadini intrasportabili che attendono di essere visitati domiciliarmente da troppo tempo: un invalido civile dal 06.03.2020 ed altro invalido dal 05.08.2020. E’ troppo il tempo di attesa che gli addetti al servizio domiciliare impiegano per espletarlo con pregiudizio grave ed irreparabile per i cittadini che versano in detta condizione. Qualora detta attività domiciliare dovesse continuare a presentare le descritte inefficienze sarebbe opportuno che il Direttore dell’ASL provvedesse ad azzerare gli incarichi in un settore che richiede tanta sensibilità, umanità e disponibilità al servizio.