Anche la Asl di Brindisi partecipa alle Giornate FAI d’Autunno. Uno dei beni culturali appartenenti alla Asl sarà fra i protagonisti della iniziativa, in programma nei prossimi 17 e 18 ottobre. Si tratta di un manufatto del XVII secolo: un pozzo collocato nel Chiostro dei Paolotti di Fasano, all’interno dell’ex ospedale “Umberto I”, ora Presidio Territoriale di Assistenza.
Il Chiostro, con il suo pozzo, sarà aperto al pubblico che potrà visitarlo con la guida dei volontari del Fondo per l’Ambiente Italiano e da quelli dell’Associazione Eco Museale della Valle d’Itria, che hanno organizzato la due-giorni.
Le visite al pozzo (detto anche “vera”, ossia “parapetto”) sono inserite nel calendario delle Giornate d’Autunno, indette dal FAI per far conoscere monumenti, opere d’arte, paesaggi naturali ed urbani non valorizzati in maniera adeguata alla loro importanza storica, artistica o ambientale. A questo proposito, il FAI ha voluto inserire quest’anno il pozzo vera di Fasano nell’elenco dei “Luoghi del Cuore”. Il pozzo è cioè uno dei candidati nella gara che si svolge in tutta Italia e che chiama singoli cittadini al voto per scegliere il bene pubblico o privato più degno di attenzione e di interventi di recupero.
“Siamo lieti di far parte di un elenco così prestigioso come quello del FAI – ha dichiarato il direttore generale della Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone – ed orgogliosi di mostrare al pubblico che ancora non conosce questo piccolo gioiello dell’architettura barocca che appartiene alla nostra Azienda, ma che è patrimonio dell’intera comunità. Ringrazio, in particolare, il Capo Delegazione Fai di Brindisi Beniamino Attoma Pepe, per averci proposto di riscoprire questa parte così particolare, e pregevole, della nostra dotazione infrastrutturale.”
Le visite saranno possibili nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 ottobre 2020, dalle 10:00 alle 13:00.
SCHEDA POZZO CHIOSTRO DEI PAOLOTTI – FASANO
All’interno del chiostro dei Paolotti a Fasano si trova un pozzo realizzato in stile barocco; l’opera, in marmo, è decorata con mascheroni e volute floreali, ed in passato venne attribuita al Maestro Luigi Vanvitelli. In realtà, l’origine del chiostro, e quindi del pozzo, viene fatta risalire al 1603; in quell’anno il clero di Fasano offrì in dono ai Frati Minori Osservanti un appezzamento di terreno, con un orto annesso. Il dono venne offerto “…per accrescere la divozione di questo popolo, tanto desideroso di fondare questo monasterio”, come si legge nell’Archivio Capitolare. Attualmente il chiostro fa parte del patrimonio immobiliare della Asl di Brindisi.