GIANNETTO: "SALENTO SEMPRE PIÙ ISOLATO, I NOSTRI POLITICI SI FACCIANO SENTIRE
OPPURE VADANO A CASA. PRONTI A UN SIT-IN SOTTO IL MINISTERO DEI TRASPORTI"
«Non possiamo parlare di ripartenza e di sviluppo, se il territorio resta isolato. Questa assurda beffa dei tagli ai collegamenti aerei da e per il Salento non può e non deve continuare: i nostri rappresentanti politici si facciano sentire oppure vadano a casa». Lo aveva già rimarcato a giugno, con un appello alla mobilitazione generale per rivendicare un deciso cambio di passo su trasporti e infrastrutture e ora, dopo l'ennesimo taglio dei voli deciso da Alitalia e la riduzione degli stessi operata anche dalle compagnie low cost, il segretario generale della Uil di Lecce Salvatore Giannetto rincara la dose: «La situazione è inaccettabile: stanno mettendo in ginocchio il nostro territorio e noi stiamo a guardare. Quel che non capisco è come si possano far passare così sotto silenzio decisioni di questo tipo. Perché ci troviamo di fronte sempre al fatto compiuto e non riusciamo ad agire prima per tutelare gli interessi di questo territorio? Se penso a tutti i servizi e le voci che si sono alternate nel periodo estivo sui media locali, in primis sul Nuovo Quotidiano di Puglia, davvero non riesco a comprendere come mai, oggi, siamo di nuovo allo stesso punto. Forse a qualcuno non è chiaro che il Salento non vive solo di turismo e che quello dei collegamenti aerei non è solo un problema "estivo". Qui abbiamo aziende e professionisti di vari settori che si spostano tutto l'anno e non possono sostenere costi assurdi, persino più pernottamenti, magari per una riunione di lavoro a Milano. È necessario che le istituzioni a tutti i livelli si mobilitino subito e prendano una posizione chiara, così come è ora che i nostri rappresentanti in Parlamento alzino la voce con il Governo per far valere le istanze di questo territorio».
Per Giannetto, ora è fondamentale continuare a "fare rumore": «Ha ragione il presidente di Confindustria Lecce, Giancarlo Negro, quando dice che questa deve essere la "battaglia delle battaglie», sottolinea il segretario Uil. «Dobbiamo mobilitarci tutti insieme, dalle istituzioni ai politici, dalle imprese ai sindacati. Perché se non risolviamo prima i problemi che riguardano i collegamenti e le carenze infrastrutturali che ci trasciniamo dietro da anni, ha poco senso anche continuare a parlare di progetti come i Cis, i contratti istituzionali di sviluppo. Se continuiamo ad accettare questi tagli ai collegamenti, andiamo incontro solo a un progressivo isolamento economico e sociale. La verità è che qualsiasi azione strategica non potrà mai concretizzarsi e raggiungere gli obiettivi prefissati se il territorio resta isolato. Perciò è fondamentale – conclude – che i nostri politici in primis si diano una mossa e siamo pronti a raggiungerli a Roma, a organizzare un sit-in sotto la sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per impedire che scelte del genere continuino a penalizzare ed emarginare ulteriormente il Salento».