Importante iniziativa quella svolta dalla Segreteria Nazionale della UILTEC sul suo Canale YouTube, organizzata dal Coordinamento Naz.le delle Pari Opportunità dal titolo “Che genere di violenza…violenza di genere”.

Al convegno, aperto dalla Segretaria Nazionale Rosaria Pucci e dalla relazione introduttiva della Responsabile Naz.le delle P.O. Antonella Maggio, sono intervenute Maria Gabriella Carnieri, Presidente Telefono Rosa; Veronica Giannone, Segretaria della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza presso la Camera dei Deputati; Enrica Giorgetti, Direttore Generale di Farmaindustria; Alessandra Menelao, Responsabile del settore Mobbing e Stalking della Uil; Daniela Piras, Segretaria Naz.le della Uiltec; Francesca Puglisi, Sottosegretario Ministero del Lavoro; Marta Scarpato, Esperta Gruppo Sindacale CESE; Ivana Veronese, Segretaria Confederale UIL.

Simbolico ma significativo il gesto di posizionare all’interno della sala conferenza della Uiltec a Roma, sotto l’Orologio della Vita, la “panchina rossa” dedicata a tutte le Donne vittime di violenza. 

Nel corso dell’incontro, sono intervenute in rappresentanza dei Coordinamenti Regionali delle Pari Opportunità le Responsabili delle Regioni delle Marche, del Piemonte e della Puglia. Anna Rita Gianniello, Responsabile delle P.O. della Uiltec di Brindisi e della Uiltec della Puglia, nel suo intervento ha sottolineato come la violenza delle donne, si genera e si manifesta anche nel mondo del lavoro. “Questo fenomeno -continua Gianniello- presente in alcune delle aziende di un certo livello, anche nel nostro territorio, si viene a creare attraverso un processo di azioni conflittuali, comportamenti più o meno apertamente scorretti e persecutori, atteggiamenti ostili e poco etici, in cui la persona viene attaccata e messa in una posizione di debolezza per mancanza di difese, aggredita con quotidiani attacchi esercitati da superiori e/o colleghi che si protraggono nel tempo, il cui ultimo fine è l’espulsione della vittima dal luogo di lavoro”. La Gianniello, concludeva il suo intervento con un invito: “Per quel che riguarda le vittime di questi soprusi, alcuni strumenti che possono ritornare utili a difesa della lavoratrice, sono senz’altro le Strutture Sindacali con i loro uffici Mobbing e Stalking, gli uffici aziendali del personale o il responsabile di riferimento, naturalmente se non è esso stesso coinvolto, oppure gli strumenti giuridici come la denuncia, la diffida e la querela. In definitiva, possiamo affermare che, se affianco a queste donne vi sono figure in grado di incoraggiarle a non avere paura, vi consegue il rafforzamento della propria personalità ed autostima che possono essere utili a ridurre l’incidenza delle “violenze” fatte sul posto di lavoro. Bisogna trovare quindi misure e strumenti a tutti i livelli sia politici che sindacali, bisogna essere a fianco a quelle Donne ed incoraggiarle a denunciare e a diffidare chi con accanimento si permette di distruggere la loro vita prima lavorativa e poi personale”. 

Le conclusioni dell’iniziativa sono state affidate al Segretario Generale Nazionale della Uiltec Paolo Pirani che ha lanciato un messaggio forte e chiaro: “C’è la necessità di battere l’indifferenza, fare una rivoluzione al nostro interno per rispondere concretamente ai valori che rappresentiamo”.

“Dipende tutto da noi -ha continuato Pirani- uomini e donne, dobbiamo combattere la violenza sulle donne, ogni giorno insieme. L’indifferenza è uno dei mali di questo Paese. Lo constatiamo amaramente anche sulle cifre delle vittime del Covid che quotidianamente ascoltiamo; è lo stesso con quello riguardanti i femminicidi. Bisogna capire perché non si riescono a smuovere le coscienze. Ripetutamente persiste il rischio di indietreggiare rispetto a tante conquiste d’emancipazione che ritenevamo acquisite. Tanto si è fatto contro la violenza, lo stalking, il mobbing, ma rimane la necessità di smuovere le coscienze.

Dobbiamo battere l’indifferenza se vogliamo sconfiggere la violenza!!!