Si alza il sipario sulla XXIV edizione del «Barocco Festival Leonardo Leo», la rassegna di musica antica dedicata al grande maestro di San Vito dei Normanni e alla scuola napoletana del Seicento e Settecento.
Una première originale con appuntamenti successivi a partire dalle 19.45 di sabato 21 agosto, proprio a San Vito. Una non-stop fino a mezzanotte per calare la città nel mood barocco, al tempo di Leonardo Leo, tra musici banditori, concerti, serenate, battaglie, moresche e rondò. San Vito dei Normanni si trasforma in un grande palcoscenico diffuso che restituisce note e linguaggi del passato, per sottolineare il protagonismo del grande maestro della Scuola Napoletana nelle radici culturali del territorio. La città e la sua «Notte barocca», questo il titolo che il direttore artistico del Festival, M.O Cosimo Prontera, ha voluto dare alla prima giornata della rassegna, un programma che supera lo schema dello spettacolo unico nello stesso luogo. «Notte barocca» si apre alle 19.45 con gli squilli dei musici e dei tamburini, un evocativo dans les rue che annuncerà l’inizio della notte musicale per le vie della città con brani tratti da florilegi medievali e rinascimentali, per lo più danze e frottole in voga in Italia tra ‘400 e ‘500.
Ingressi con prenotazione e ticket – euro 2 – T. 347 060 4118. L’accesso e la fruizione dei concerti saranno regolati in base alla vigente normativa in materia di contenimento del rischio Covid-19, in particolare riguardo all’uso della mascherina e al possesso di una delle certificazioni verdi Covid-19
Il primo concerto della «Notte barocca» è in programma alle 20 nel Chiostro dei Domenicani: «Don Lionardo e il Caro Sassone» è la performance de «Le Armoniche Stravaganze», ensemble diretto al cembalo da Francesco Scarcella con la partecipazione del soprano Lucia Conte. Destini incrociati in musica quelli di Leonardo Leo e del “Caro Sassone”, come Georg Friedrich Händel era affettuosamente chiamato in Italia. Händel compì nel 1708 il suo unico viaggio a Napoli, che resta tuttora avvolto nel mistero: non sappiamo esattamente dove visse dal maggio al luglio di quell’anno, per quali mecenati lavorò e che occasioni di incontro ebbe nella città. In quel periodo compose un’importante serenata, «Aci Galatea e Polifemo». Il concerto intreccia le due personalità cercando affinità e differenze. Probabilmente Don Lionardo e il Sassone non si incontrarono mai. Leo aveva 14 anni quando fu messa in scena la serenata e ne aveva 24 quando gli fu richiesto di riadattare il Rinaldo, tuttavia fece tesoro della lezione (diretta o indiretta) di Händel sulla orchestrazione tanto da adottarla in alcune arie della sua Maddalena. Presenterà lo spettacolo Dario Romano.
La «Notte barocca» prosegue alle 21 in via Giudice Sardelli, dove presumibilmente si trovava la casa natale di Leonardo Leo. L’ensemble «Accademia San Rocco», con Mauro Squillante maestro di concerto al mandolino e calascione e Donatella De Luca soprano, compie un viaggio attorno al tema delle serenata, che in origine era un brano vocale di provenienza popolare eseguito all’imbrunire per attirare le lusinghe della donna amata. Il teatro musicale del Settecento, con i suoi generi buffi, ha restituito nuova vita e dignità alla pratica, riproducendo situazioni e sonorità che era possibile incontrare nelle strade di Napoli e di Parigi.
La maratona barocca continua alle 22 nella chiesa dell’Ospedale con il concerto di Francesco Di Lernia, uno dei talenti più apprezzati del panorama organistico italiano, dal titolo «La tastiera alla napoletana. Le intuizione partenopee». Per secoli l’organo è stato uno strumento per lo più ecclesiastico. Il 19 febbraio del 1749 Papa Benedetto XIV con l’Enciclica «Annus qui hunc» richiamava i vescovi a vigilare perché nelle chiese fossero banditi “i suoni propri dei palcoscenici e dei teatri”, a testimonianza che già in quel periodo la musica teatrale era entrata nelle chiese e nei riti liturgici. Solo nel XIX secolo l’organo diventa un veicolo musicale non più relegato in chiesa ma presente in ogni famosa sala da concerto. L’organista non era più nascosto in cima alla cantoria, ma visibile dal pubblico che poteva così apprezzarne la tecnica e il virtuosismo. Nasce così, per poi svilupparsi su larga scala, la forma musicale della “trascrizione organistica” delle opere, delle sinfonie e dei concerti di grandi musicisti dell’epoca.
Per il concerto «La tastiera alla napoletana» l’ingresso è gratuito salvo obbligo di prenotazione e di osservanza misure antiCovid.
Il Castello Dentice di Frasso farà da scenario all’ultimo segmento della «Notte barocca». In programma alle 23 il concerto «Moresche, battaglie e un po’ di folias. Le musiche per ottoni» con l’ensemble «Antiqui Soni Mundi». Al centro del programma musiche strumentali in voga dal tardo Rinascimento al primo Barocco, periodo tra i più felici per gli ottoni grazie agli arrangiamenti di composizioni come gagliarde, pavane, canzoni, sarabande e ricercari, scritte per “ogni sorta di strumento”, ma che ne valorizzavano timbro e atmosfera. La loro importanza crebbe con la Scuola Veneziana: si pensi, ad esempio, al loro utilizzo durante la cerimonia di incoronazione del doge. In alcune occasioni venivano impiegati in raddoppio o in sostituzione delle voci, in altre per squilli e composizioni di carattere strumentale.
PROGRAMMA «NOTTE BAROCCA»:
Sabato 21 agosto ore 19.45
Itinerante • San Vito dei Normanni
NOTTE BAROCCA
DANS LES RUES – Musici e tamburini banditori
- Sabato 21 agosto ore 20.00
Chiostro dei Domenicani • San Vito dei Normanni
NOTTE BAROCCA
DON LIONARDO E IL CARO SASSONE
Leonardo Leo e Georg Friedrich Händel
Ensemble Le Armoniche Stravaganze
Francesco Scarcella direttore al cembalo
- Sabato 21 agosto ore 21.00
Via Giudice Sardelli • San Vito dei Normanni
NOTTE BAROCCA
SERENATE. Arie, concerti e passatempi dopo il tramonto
Accademia San Rocco, Mauro Squillante direttore
- Sabato 21 agosto ore 22.00
Chiesa dell’Ospedale • San Vito dei Normanni
NOTTE BAROCCA
LA TASTIERA ALLA NAPOLETANA
Le intuizioni partenopee
Organista Francesco Di Lernia
- Sabato 21 agosto ore 23.00
Castello Dentice di Frasso • San Vito dei Normanni
NOTTE BAROCCA
MORESCHE, BATTAGLIE E UN PO’ DI FOLIAS
Le musiche per ottoni
Ensemble Antiqui Soni Mundi