Apprendiamo dalla stampa, dalle dichiarazioni della dottoressa Maraschio assessore all'ambiente, che la giunta regionale ha approvato il nuovo Accordo di programma per mettere a punto le azioni di bonifica e sicurezza dell'area SIN di Brindisi.
Una vera e propria impresa, considerato il periodo che è trascorso da quando il Ministero dell'ambiente nel lontano 2007 sottoscrisse l'intesa con le parti sociali e le Istituzione dell'epoca.
Ci chiediamo se i 24 milioni sono aggiuntivi alle risorse economiche già stanziate negli anni passati o residui della somma del 2007. Bisognerebbe capire quali gli interventi effettuati nel tempo, le ragioni dei ritardi, la grande incertezza oltre agli interessi che si sono creati intorno al problema.
La UIL di Brindisi, attenta alle difficoltà del territorio ed alle giuste rivendicazioni della cittadinanza brindisina, ha seguito con grande impegno l'argomento, sollecitando negli anni la politica locale, regionale e nazionale e le Istituzioni interessate, anche attraverso la Segreteria nazionale confederale che ringraziamo per il contributo dato, ad intervenire per poter finalmente rendere fruibili i terreni bonificati e da bonificare per altri, importanti investimenti che ancora oggi non possono essere cantierizzati.
Riteniamo perciò di poter essere coinvolti nel progetto di risanamento delle aree per contribuire a ridare alla zona industriale la rilevanza che le si addice. Un ruolo che il comparto industriale merita per una svolta decisiva, senza gli assilli e le preoccupazioni di vedere ancora una volta bloccati gli investimenti come già accaduto negli anni passati.
Antonio Licchello