“L’accordo sul prezzo del latte alla stalla, ottenuto dal ministro Stefano Patuanelli, rappresenta un primo importante tassello per sostenere il comparto zootecnico.

A fronte dell’aumento dei costi produttivi e delle difficoltà tecniche di accedere alla moratoria sui mutui, diviene cruciale e urgente, però, trovare soluzioni per garantire maggiore liquidità alle imprese agricole del settore. Per questo, mi sto adoperando per aprire un dialogo tra, da un lato, il mondo produttivo e, dall’altro, l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e gli istituti di credito, per verificare tutte le possibilità, anche contemplando uno specifico quadro di garanzie pubbliche”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura, che da sottosegretario al Mipaaf durante il Governo Conte II avviò il ‘Progetto Credito’ per il comparto primario.

 

Le imprese zootecniche – spiega L’Abbate -, infatti, registrano elevate scadenze nel breve periodo e stanno evitando di attivare la nuova moratoria a causa delle nuove regole EBA (Autorità Bancaria Europea) che impongono la classificazione ‘forborne’ che peggiora il loro rating, evidenziando una difficoltà finanziaria compromettente per le aziende. Una situazione che erode ancor di più la liquidità a disposizione, con la redditività schiacciata dall’aumento dei costi delle materie prime, in primis mangimi”.

La proposta che metterò sul tavolo, e su cui aprirò il confronto, prevede di utilizzare la garanzia dello Stato (al 33%, a prima richiesta) per la proroga delle intere rate di prestiti o per la sola quota capitale per i pagamenti scadenti entro 12/18 mesi. Le banche dovrebbero aderire su base volontaria mentre le risorse potrebbero arrivare o tramite il Fondo di Garanzia di Mediocredito Centrale o dai fondi stanziati in Legge di Bilancio per Ismea” conclude.