Ci  risiamo, sempre  e puntualmente,  e non bastano  appelli, articoli, interventi, anche   sui  social, buon  per noi…. “ un vero e proprio spazio aperto e democratico” ( checché ne dica qualcuno….) dove si può discutere, confrontarsi, esprimere  il proprio disagio, evidenziare tutte  le gravi problematiche  nel Paese e sui   territori  ( insieme  ad  un buon giornalismo  che,oltre  a raccontare giustamente ciò che dicono e propongono  i politici, anche  e soprattutto raccontano i problemi, le aspettative della gente  comune  ).

Già, i disagi, le forti preoccupazioni  che, ad esempio,  stanno provando   in questi giorni     tutti  quei percettori del  Reddito di   Cittadinanza  (  chiariamo, per qualcuno… si tratta di gente per bene)  che, al  5 novembre  non hanno ancora visto  l’ erogazione del   pagamento  relativo  al mese  di ottobre ( normalmente  prevista  per  il 27  di ogni mese, in alcuni casi s sino al 31 di ogni  mese).

Prendiamo   atto  della posizione   dell’  INPS, evidenziata   anche  sui social . Ma rimangono   

Molte  segnalazioni, anche  nella città di  Brindisi e  nel  territorio, che  arrivano  al sottoscritto  e alla redazione,   di chi   ha assolutamente bisogno di    quel pagamento, per andare avanti, fare la spesa, pagare    le bollette e altro .. E  continuano, in queste ore,  le lamentele,  le telefonate  di molte famiglie  e cittadini  ai call center   INPS,  per avere delucidazioni e spiegazioni .

La   risposta  degli uffici e call center   INPS,  inizialmente  “ molto  vaga” ( considerando, tra l’ altro,   che il  paradosso di questa  situazione  è legato anche  e soprattutto alle  domande e pratiche per   RCD in regola  ma  praticamente   non ancora   pagate)   nelle scorse  ore  è stata  la seguente :  “ Non è stato possibile  procedere   in data  odierna  con la pubblicazione  dei rinnovi     per circa   70mila  domande  e pratiche   ( su  un totale  di oltre   1  milione), a causa  della mancata  ricezione  degli esiti di alcuni  controlli.   Per tali  posizioni  si  prevede l’ invio  delle relative  disposizioni  in una sessione  di recupero  per  la prossima  settimana  “.

Prendiamo   atto  della posizione   dell’  INPS, evidenziata   anche  sui social . Ma  intanto rimangono     le forti   preoccupazioni, la rabbia  di  chi, arrivati ormai   ai primi giorni    di novembre, non  ha  praticamente   “ un soldo in tasca”, non sa come  pagare    quelle bollette nel frattempo  arrivate  .

Una  situazione    molto grave ( per molti, inaspettata), creata  dalla  solita  burocrazia( pseudo)  che, nel caso specifico di  verifiche  e controlli   ritardati,   non fa   altro  che   “ mettere  insieme  i truffatori  eventuali  e furbetti  e la brava  gente   

Già,  le  persone  per bene,  vittime  ( lo diciamo senza polemica o altri fini, ma solo  per migliorare  lo stato delle cose) di  una  “ burocrazia che uccide”, invece  di snellire certe procedure  e ovviare  . alle gravi problematiche  in corso  .

Burocrazia   e   Reddito di  Cittadinanza, che  vanno quindi  di  pari passo, in una  fase  molto difficile  della vita  del   Paese, dove, nel contesto di questa  correlazione, il nuovo  Governo  Meloni, le  amministrazioni, le Regioni, dovranno dare risposte  importanti.

Quel  Reddito  di  Cittadinanza  che, a questo punto,  diventa  una vera  e propria  “ arma  a doppio taglio” per chi non può farne  proprio  a meno, tacciato spesso  e purtroppo   , dai  “ puntuali speculatori  sul tema”  e  “ farsi   perbenisti “  come  un  “ potenziale   furbetto – truffatore”.

La  nostra  , di chi  scrive, non è assolutamente   un attacco – polemica ad un   Ente fondamentale   per la vita  del  Paese  come  l’  INPS.

Ma. “ gravi situazioni, numeri  e  appelli  alla mano”, un invito, appunto,, a risolvere   subito, nei prossimi giorni, situazioni,  ritardi che stanno  mettendo  in ginocchio  moltissime famiglie .

Ed  intervengano, su questa  vicenda,   anche  le  istituzioni, le  amministrazioni, le  organizzazioni   sindacali, dopo  che, ad esempio  a Brindisi, è  intervenuta  puntualmente     l’ ADOC  .  Nella realtà  brindisina, in questi giorni  in parecchi  si sono   rivolti  ai  patronati  , alle  associazioni  di categoria, quelle che tutelano  i cittadini.

Per  il futuro   si vedrà,  ora  c’è  il dramma, la disperazione