“Ho ricevuto a Palazzo di Città una delegazione dei lavoratori della DCM tuttora in cassa integrazione, accompagnata dal sindacato Cobas.

Ho raccontato loro del vertice a cui ho partecipato il 10 febbraio scorso convocato dal Ministero dello Sviluppo economico in merito al futuro dei lavoratori nel nostro territorio del gruppo Dema e Dar.

In quell’occasione ho espresso la forte preoccupazione perché non c’è stata chiarezza durante l’incontro, non è chiaro il piano industriale della società e rispetto alla comunicazione che ci è stata fatta di due manifestazioni d’interesse da parte di altre aziende che vorrebbero rilevare le proprietà, non si conoscono le intenzioni del gruppo sulla vendita e la natura delle proposte dei potenziali acquirenti. Questa situazione di incertezza si protrae da troppo tempo.

Ho ribadito che per noi devono essere inclusi nella discussione i lavoratori DCM perché anche le loro difficoltà emergono dalla stessa condizione originaria, l’ex GSE.

Porre i circa 60 lavoratori con le loro famiglie fuori da questo perimetro di discussione per noi è inammissibile.

Non si possono continuare a dare soldi pubblici senza tenere dentro tutti.

Chiediamo al Governo di convocare un tavolo più concreto in cui siano presentate strategie e piani industriali”, dichiara il sindaco Riccardo Rossi.