E' stata inaugurata nella serata di ieri, mercoledì 8 marzo, nel centro cittadino di Brindisi, tra corso Umberto e via Conserva, – non a caso nel giorno dedicato alle donne –, una panchina rossa intitolata a Norma Cossetto, martire a soli 23 anni in quella che è stata definita la tragedia delle genti adriatiche al confine orientale d'Italia.
Quella di Norma è una delle pagine più brutte di questa tragedia nazionale: giovane studentessa istriana, fu sequestrata, violentata, torturata, e scaraventata ancora viva in una foiba, dove la malcapitata trovò la morte dopo una lunga agonia, colpevole di essere italiana, come i circa 30 mila assassinati, ed i 350 mila che dovettero abbandonare tutto e fuggire per salvare le proprie vite dall'odio titino.
A Norma, conosciuta da tutti, che girava in bici le strade polverose dell'Istria per raccogliere informazioni per la sua tesi di laurea, fu conferito nel 1949 il titolo di Dottore ad honorem, e nel 2005 il Presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi la insignì della Medaglia d'Oro al Valor Civile, con la seguente motivazione: «Giovane studentessa istriana, catturata e imprigionata dai partigiani slavi, veniva lungamente seviziata e violentata dai suoi carcerieri e poi barbaramente gettata in una foiba. Luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio.»
Il Comitato 10 febbraio, ed il Club Inner Wheel di Brindisi "Cristina Cordella",, che si sono prodigati affinchè anche Brindisi avesse un luogo dove celebrare il ricordo di Norma, ringraziano il Sindaco Riccardo Rossi per aver messo a disposizione una panchina da intitolare, e per la sua partecipazione personale all'evento, e con lui il Consigliere Comunale Massimiliano Oggiano, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza, il Comando Provinciale dell'arma dei Carabinieri, l'Associazione Nazionale Polizia di Stato, il Presidente della Federazione del Nastro Azzurro, e il pubblico presente, con un ringraziamento particolare a Don Pierino Manzo, parroco della Chiesa dello "Spirito Santo" di sant'Angelo, per aver benedetto la panchina.