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Fasano (Br).«Bossolo»: Totò Onnis in scena il 30 gennaio al Kennedy

Continua la ricca programmazione della stagione di prosa del Comune di Fasano in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese 

Una riflessione sulla criminalità e le sue origini sociali, questo il tema della rappresentazione teatrale Bossolo, in scena al Teatro Kennedy di Fasano per la Stagione teatrale della Città di Fasano – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

Martedì 30 gennaio, al «Kennedy», alle 20.30, Totò Onnis in scena con un noir: Bossolo, di e per la regia di Antonio Palumbo. L’epilogo dell’esistenza di un boss di mezz’età, una storia che racconta il terreno dove attecchiscono le radici di una malavita a suo modo romantica in forte contrasto con quella odierna.

«Un altro lavoro di altissimo pregio per questa rassegna firmata Città di Fasano – dice l’assessore alla Cultura Cinzia Caroli –. Un nuovo cambio di registro con l’obiettivo di andare incontro ai desiderata del pubblico. Anche per questo spettacolo ci sarà la possibilità di incontrare la compagnia nel pomeriggio dello stesso giorno in cui è previsto il sipario. Si tratta di incontri molti apprezzati dal pubblico amante del teatro in cui è possibile avere uno scambio diretto con attori, scenografi e tecnici dello spettacolo e insomma con tutti coloro che contribuiscono alla buona riuscita e alla resa di un lavoro teatrale sul palcoscenico».

Sinossi

Bari. Borgo antico. Una domenica di estate del 1964. Una donna è intenta a mescolare il ragù nella cucina di casa sua e tenta di svegliare il figlio ancora a letto nella propria stanza. Una vecchia radio trasmette musica. Trent’anni dopo, quel ragazzino restio a destarsi, diventerà un potente uomo di malavita. Lo ritroviamo, con un salto temporale sottolineato dallo scandire di una macchina da scrivere di un commissariato in cui il brigadiere sta compilando le anagrafiche dell’indiziato, all’interno del suo studio. C’è un morto e il boss dietro la scrivania. Fuori le sirene della polizia sanciscono la sua, oramai, imminente cattura. L’epilogo dell’esistenza di un boss di mezz’età, una storia che racconta il terreno dove attecchiscono le radici di una malavita a suo modo romantica in forte contrasto con quella odierna. Con un intenso colpo di scena finale.