“Per candidatura Brindisi a Capitale italiana Cultura si parta dal progetto Appia 2030 e dal territorio”

La candidatura di Brindisi a Capitale italiana della Cultura per il 2027 rappresenta sicuramente un’opportunità se sarà ben strutturata e, se necessario, ragionando come sistema territoriale. A tal proposito è importante ricordare come la funzione di Brindisi quale città leader e guida di tutta la provincia nel campo della cultura, della tradizione e della dotazione monumentale, permise qualche anno fa di raggruppare tutti quei comuni brindisini con un forte legame storico alla Regina Viarum, la Via Appia con una proposta progettuale vincente. 

Il riferimento è al progetto Appia 2030 finanziato da Anci mediante l’avviso “MediAree” che è risultato la migliore proposta del sud Italia e che premiava il partenariato locale tra i comuni di Brindisi (capofila), Mesagne, Latiano, Oria e Francavilla Fontana e il supporto di gruppi di stakeholders territoriali e nazionali. 

Le finalità del progetto finanziato erano proprio quelle di aiutare le principali città a implementare azioni volte a migliorare e rafforzare i processi, le competenze e gli strumenti di pianificazione strategica a livello anche sovracomunale, per identificare e sperimentare politiche territoriali di area vasta proiettate allo sviluppo economico e sociale che prevedono soprattutto per i Comuni capoluogo, il coordinamento e l’integrazione di progetti e risorse, per introdurre strumenti di valutazione delle politiche urbane, con un approccio nuovo, favorendo la condivisione di informazioni e incentivando la collaborazione territoriale. 

Quindi siamo ben consapevoli che la sfida data dalla candidatura annunciata dal Sindaco Marchionna è difficile e complessa ma può svilupparsi e rafforzarsi su basi solide se si valorizzerà quanto già consolidato da qualche tempo con il progetto Appia 2030 e come le esperienze vincenti delle case di quartiere, tenendo centrali i temi quali l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale, se si sarà generosi coinvolgendo altre realtà territoriali a partire dai sindaci di Mesagne, Latiano, Francavilla Fontana e Oria proprio come già ottimamente sperimentato e se ci sarà una reale condivisione e un concreto coinvolgimento di esperti, tecnici e personalità locali riconosciute nell’ambito culturale.

Con queste premesse saremo disponibili a collaborare attivamente con l’amministrazione comunale per la candidatura di Brindisi a Capitale italiana della Cultura 2027. 

 

Partito Democratico Città di Brindisi


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