La scelta del Governo di non impugnare la legge recentemente approvata dal Consiglio regionale della Puglia sul dumping salariale non può che renderci orgogliosi.
Parliamo di una norma che punta a tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e che combatte le pratiche sleali che minano i salari equi e creano diseguaglianze. Avevamo ragione a sostenere, tra i criteri di premialità per l’aggiudicazione di un appalto, che il trattamento economico minimo orario non fosse inferiore a 9 euro lordi per i lavoratori. Un piccolo, ma importante segnale per proteggere la dignità del lavoro e sostenere una crescita economica equilibrata. Oggi la Regione Puglia fa un passo avanti nella lotta contro le ingiustizie salariali. Continueremo a lavorare per monitorare che la legge venga applicata correttamente e collaboreremo con le parti coinvolte per garantire che gli obiettivi di equità salariale e giustizia sociale siano pienamente raggiunti.