Ingresso libero e gratuito.

Inseriti nel Cartellone “MesagnEstate” è promossa da Arci La Manovella patrocinata dal Comune di Mesagne e in collaborazione con Zero Nove Nove.
Il primo appuntamento con la musica dal vivo alla scoperta dei suoni dal mondo vedrà protagonista Maria Mazzotta con il suo nuovo progetto “ONDE”
 
“Onde” è un racconto sul continuo mutamento, in cui il mare risuona ovunque, dal dolce movimento che può cullare prima di trasformarsi in onda anomala e distruggere, facendo tabula rasa. Custodisce al proprio interno numerose metafore e molteplici stati d’animo che come le onde marine possono assumere mille forme. Mentre tutta l’acqua si muove cambiando forma e potenza, ogni canto si lascia attraversare dai suoni dentro un mare di frequenze. La voce di Maria Mazzotta prende il largo, si lascia scagliare lontano e poi affondare, prima di tornare in superficie e, finalmente, riposare. Questo disco racconta il movimento del mare, dal tormento che comporta navigarlo al sollievo che regala, alla fine, ogni approdo. 
L’interpretazione viscerale di Maria Mazzotta incontra le sonorità elettriche del post rock creando un connubio originale e profondo. Si intitola “Onde” il nuovo lavoro discografico, album in cui per la prima volta nel suo percorso di carriera ventennale Maria Mazzotta sceglie di esprimere la forza vitale e schietta della tradizione contadina attraverso strumenti contemporanei e dal sapore suburbano. 
Dal 2020, anno che ha segnato il suo esordio solista con la pubblicazione dell’album “Amoreamaro”, non si è mai fermata e ha macinato migliaia di chilometri esibendosi in oltre 200 concerti in più di 25 Paesi tra Europa, America Latina e Asia. Da questo viaggiare deriva la consapevolezza di potersi spingere verso l’espressione vera del proprio vivere la musica popolare, con coraggio e libertà, quelli di una donna che viaggia tra le grandi capitali europee come Parigi e Barcellona fino alle grandi metropoli mondiali come Jakarta e Bogotà portando sempre se stessa sul palco, accompagnata tanto dalle sue fragilità quanto dalla propria forza. 
“Onde” è il risultato degli incontri e delle influenze, delle emozioni e delle riflessioni sulla società moderna. “La fortuna” è il brano che apre l’album e con il quale il trio di Maria Mazzotta si dichiara, nel sound e nel messaggio. Un arrangiamento intriso di rock psichedelico per un canto della tradizione salentina che in questa esecuzione ricorda l’avanzata dell’onda che cresce fino a divenire tempesta. Nei versi il racconto dell’incontro con “la fortuna”, figura lucente e disperata che in mare aperto piange per i torti e le ingiustizie subite da chi lo attraversa ed affronta le onde in cerca di un destino migliore e trova invece la sua tomba. Il mare diventa un cimitero con barconi che affondano e navi che non possono attraccare nei porti. Ormai abituati e quasi assuefatti da queste macabre notizie di cronaca, questo brano grida ad alta voce un messaggio di umanità, accoglienza e condivisione.
L’invito alla condivisione è ancora protagonista in “Sula nu puei stare” che vede la partecipazione del primo dei due ospiti internazionali: Bombino, eccezionale chitarrista e cantautore del Niger e tra i maggiori fautori del successo globale del “desert blues”. Tracciando una rotta tra il Salento, con l’espressione tipica del canto e del dialetto, e l’Andalusia, con la ritmica fortemente ispirata alla buleria, il trio approda nel Nord Africa dove il terzinato tipico resta al contempo così vicino alla pizzica pizzica salentina. Con Bombino il risultato è un rito propiziatorio fatto di corde di chitarre che si intrecciano, un groove di tapan e percussioni che esorta alla danza e al dialogo senza pregiudizi, l’invito alla solidarietà verso il prossimo a discapito dell’individualità.