Giustizia; le proposte degli avvocati amministrativisti dal Congresso nazionale: modernizzare la governance aprendo agli avvocati, puntare sull’efficienza e sulla tutela dei diritti dei cittadini e delle imprese
Positiva la convergenza emersa con la magistratura anche su regolamentazione IA
Bari, 9 novembre 2024 – Si è concluso oggi a Bari il Congresso Nazionale dell’Unione Nazionale Avvocati Amministrativisti (UNAA), una due giorni che ha registrato un’ampia partecipazione da parte degli avvocati amministrativisti provenienti da tutta Italia. Il congresso si è chiuso con una tavola rotonda cruciale, che ha visto un confronto diretto con le Istituzioni e la politica, registrando la presenza per UNAA della Vice Presidente Daniela Anselmi e di Anna Rossomando (Vice Presidente Senato), Francesco Paolo Sisto (Vice Ministro Giustizia), Filippo Melchiorre (Vice Presidente Commissione Finanze del Senato), Luigi Maruotti (Presidente del Consiglio di Stato) e Giuseppina Adamo (Presidente ANMA).
Il Congresso si chiude con un messaggio forte: la difesa dell’effettività delle tutele è un diritto irrinunciabile per cittadini e imprese, e l’UNAA si impegna a promuovere ogni iniziativa utile per garantirlo.
Il Congresso consegna alle Istituzioni mozioni di rilevante impatto con l’obiettivo di affrontare le criticità dell’attuale sistema di giustizia amministrativa.
Orazio Abbamonte, Presidente dell’UNAA, ha ribadito con forza che – “Il problema reale della giustizia amministrativa oggi è l’effettività delle tutele. Non basta rispondere in tempi ragionevoli, ma è necessario che la risposta sia adeguata e incisiva. Se velocizzare i processi comporta decisioni di mero rigetto che non apportano alcun cambiamento, non stiamo offrendo una giustizia effettiva.” Abbamonte ha poi evidenziato una preoccupazione più ampia, in quanto si va alimentando il rischio di un drastico ridimensionamento delle tutele per i cittadini. “Su questi temi è nostro dovere accendere il faro, perché il timore” – ha concluso Abbamonte “è che tra qualche anno si possa rischiare di celebrare non il congresso, ma il funerale della giustizia amministrativa”.
Tra le proposte emerse dal Congresso emerge il rafforzamento del coinvolgimento degli avvocati amministrativisti nella governance della giustizia amministrativa attraverso 3 misure principali: istituzione di Consigli Giudiziari Amministrativi presso ogni TAR e le relative sezioni staccate, la creazione di un Consiglio Direttivo per il Consiglio di Stato, un organo analogo a quello esistente presso la Corte Suprema di Cassazione e infine l’integrazione degli avvocati amministrativisti nel Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa (CPGA).
Molto apprezzata dagli avvocati amministrativisti la posizione di netta apertura del Presidente del Consiglio di Stato Luigi Maruotti, il quale ha detto di condividere la necessità di istituire Consigli Giudiziari Amministrativi presso il Consiglio di Stato e ogni TAR, aperti alla partecipazione degli avvocati.
Forte convergenza anche su un altro tema che ha dominato il congresso, ovvero sulla necessità di disciplina rigorosa e regolata per l’uso dell’intelligenza artificiale (IA) nei giudizi amministrativi.
La mozione richiede infatti l’introduzione di una normativa che coinvolga attivamente l’avvocatura nella regolamentazione dei sistemi di IA per assicurare trasparenza e riserva di umanità nelle decisioni automatizzate, con l’impiego dell’IA limitato a funzioni di supporto e mai sostitutive delle competenze del giudice.
Dal Congresso poi l’appello a rafforzare la cooperazione tra giuristi e tecnici mediante un tavolo tecnico permanente per sviluppare soluzioni integrate che rispettino i principi di sicurezza, non discriminazione e affidabilità ed infine unanime adesione politica sulla necessità di intervenire per ridurre i costi di accesso alla giustizia amministrativa, presidio di legalità da favorire in ogni modo secondo il Presidente Maruotti.