Il Sindacato Cobas dichiara lo stato di agitazione dei lavoratori BMS per  le difficoltà nella erogazione degli stipendi ,che in questo momento vedono la riduzione economica degli stessi  dovuta  alla cassa integrazione, la negazione della  consultazione sindacale prevista dal contratto nazionale per il cambio orario degli ausiliari al traffico e  il non rispetto delle leggi sulla sicurezza  ,gli impiegati ai beni monumentali  sono costretti al freddo invernale negli ambienti di lavoro;spesso ci troviamo davanti a persone con gravi patologie .

Per gli stipendi abbiamo comunicato alla BMS che se nel caso non arrivano puntuali giorno 10 Febbraio ci sarà sciopero 2 giorni dopo, il 12 Febbraio.

Per le questioni sulla sicurezza se non vengono presi provvedimenti ricorreremo allo Spesal, struttura dell’Asl per la tutela degli ambienti di lavoro.

Alle  preoccupazioni  espresse in queste settimane alla BMS l’Amministratrice ci ha risposto di rivolgerci al Comune di Brindisi, in quanto le decisioni sono loro, come il piano per i parcheggi ed i beni monumentali.

La cosa che ci dispiace è che non si è tentato un minimo di dialogo per affrontare le questioni poste sul tappeto.

Ricordiamo che la crisi di BMS nasce dal taglio da parte delle Amministrazioni da 5 milioni di euro, a 4 milioni,   ad oggi a 3 milioni di euro.

Si vuole riparare tagliando i servizi che la BMS presta per il Comune di Brindisi per 1 milione di euro e da un ricavo maggiore dai parcheggi per un altro milione di euro, così da portare i conti in pareggio.

Bisogna inoltre sfatare quello che si dice sui lavoratori  della BMS, la stragrande maggioranza fa pienamente il suo dovere per stipendi al di sotto della soglia di povertà; tanto che alla riduzione di ore di lavoro dovute alla cassa integrazione in tanti adesso si accorgono che molti servizi hanno delle gravi insufficienze.

Bisogna anche dire che la nuova amministratrice ha cancellato una serie di privilegi, cercando di valorizzare chi fa il suo dovere .

Alla BMS mandiamo a dire che gli stipendi vanno salvaguardati  soprattutto adesso che gli stipendi subiscono un taglio dovuto alla cassa integrazione,  la applicazione delle leggi sulla sicurezza tocca alla BMS e non ad altri.

 

Per il Cobas Roberto Aprile