Il sindacato Cobas ,unitamente agli iscritti presenti nelle ditte appaltatrici del petrolchimico, lamenta la insufficienza delle azioni sindacali rivolte a difendere l’occupazione di tutti.
Il Cobas propone scioperi generali che coinvolgano tutto il mondo del lavoro ,pubblico e privato, per bloccare tutto quello che è possibile in tutto il territorio.
Deve arrivare un chiaro segnale al Governo Nazionale che deve dare a Brindisi risposte chiare .Dobbiamo rimandare al mittente lo schiaffo ricevuto in questi giorni che mentre si tratta si chiudono gli impianti;il comportamento è semplicemente assurdo ma forse vedono debolezza brindisina in questo momento e danno il colpo mortale.
Noi non vogliamo polemizzare con nessuno ma la categoria dei chimici deve superare quel limite sindacale che ha da 60 anni che è quello di pensare che da soli possono risolvere .
La esperienza degli anni 80 con i licenziamenti di migliaia di lavoratori deve far riflettere;il comportamento di oggi con la promessa che una nuova società aggiusta tutto sembra un triste parallelo con i contenuti dell’accordo sottoscritto il 26 gennaio 1983.
In quell’accordo c’era scritto che si chiudevano gli impianti ed i lavoratori avrebbero trovato occupazione in nuovi investimenti alternativi al petrolchimico .
Il Governo scrisse che la Centrale di Cerano era un investimento aggiuntivo ai tanti sottoscritti, cosa mai avvenuta.
Per questo serve la mobilitazione generale , ma vera!!!!!
Per il Cobas Roberto Aprile