Riceviamo  e pubblichiamo  una nota – intervento dell’ ex  Vice Sindaco  di  Brindisi  Massimiliano  Oggiano  sull’Ospedale  Monopoli – Fasano .

“Mentre Taranto e Lecce avranno i loro policlinici, qui si parla solo di accorpamenti e chiusure”

Nuovo ospedale Monopoli-Fasano, una bella realtà sotto tutela giuridico-amministrativa dell’Asl di Bari. Sarà la mazzata definitiva per l’operatività e la funzionalità dell’ospedale di secondo livello Perrino di Brindisi, già abbondantemente ridimensionato con criticità giornaliere ormai croniche e con sempre meno personale sanitario. Lo dico da tempi non sospetti: fanno bene ad esultare alcuni amministratori regionali della giunta Emiliano della provincia di Brindisi perché il loro territorio riescono a difenderlo, e pure bene.

Peccato che, lungi da me qualsiasi battaglia di stampo campanilistico, quando si parla di sanità in terra di Brindisi i termini più utilizzati sono “accorpamento”, “chiusura”, nella migliore delle accezioni “riorganizzazione”, “ottimizzazione”. Se poi volgiamo lo sguardo oltre la nostra provincia e lo posiamo su Taranto e Lecce, scopriamo altre grandi realtà sanitarie di nuova costruzione o di recente trasformazione. Taranto avrà il nuovo ospedale San Cataldo, azienda ospedaliera e polo universitario di medicina che si candida ad essere un policlinico a tutti gli effetti. L’ospedale Vito Fazzi di Lecce, azienda ospedaliera e polo universitario di medicina, anch’esso candidato a diventare un policlinico.

Questi interventi lautamente finanziati dalla Regione Puglia. Per ricapitolare, l’organizzazione dei servizi sanitari ospedalieri della provincia di Brindisi, che oggi sono cristallizzati sull’ospedale di II livello Perrino di Brindisi, sull’ospedale di I livello di Francavilla Fontana e sul declassato ospedale di base di Ostuni, saranno schiacciati e resi sempre meno efficienti a causa della presenza di tre policlinici universitari (Bari, Taranto e Lecce) con in più la presenza del nuovo ospedale Monopoli-Fasano. Il Perrino di Brindisi, stessa sorte per Francavilla Fontana ed Ostuni, già oggi a corto di personale medico specializzato e di personale sanitario, diventerà sempre meno appetibile e attrattivo.

Brindisi continuerà ad essere vista come sede di passaggio più che di arrivo. In effetti per qualcuno, vedendo il bicchiere mezzo pieno, i cittadini di Brindisi e provincia avranno un’opportunità in più di curarsi a Bari, Lecce, Taranto e/o Monopoli-Fasano. Allora bisogna essere onesti e dire che il Perrino, come anche le altre strutture sanitarie della provincia di Brindisi, sono destinate al declassamento (se non alla chiusura) ed evitare di continuare a prendere in giro un’intera provincia con “atti aziendali di riorganizzazione sanitaria” (prodotti dall’Asl di Brindisi ma stranamente non ancora adottati dalla Regione Puglia) che mistificano e millantano una realtà sanitaria, fatta anche di servizi di assistenza di base annunciati e mai partiti (vedi ad esempio Pta ex ospedale Di Summa di Brindisi), raggiante, ma di fatto intrisa di poche luci e tante ombre. Miracolo delle prossime elezioni regionali.