“Lo scorso 29 gennaio presentai una istanza di audizione sui lavori che si stavano eseguendo presso l’aeroporto Arlotta di Grottaglie. Oggi – ha dichiarato il consigliere regionale Antonio Paolo Scalera – l’Aeroporto è operativo e strategico e la sfida, per il futuro, che attende lo scalo grottagliese è quella dello Spazio, in quanto l’Italia ha intrapreso un percorso per sviluppare una capacità autonoma di accesso allo Spazio e nel prossimo futuro, il primo spazioporto “orizzontale”, in grado di effettuare il decollo e l’atterraggio di aerei sul territorio continentale dell’UE”.

“Il contratto di programma 2024/2027 – ha proseguito Scalera – prevede un investimento di 218 milioni di euro e Aeroporti di Puglia ha destinato la maggior parte di queste risorse per l’aeroporto del Salento per i lavori di ampliamento dell’aerostazione con un nuovo sistema di smistamento bagagli, un’area check-in più vasta e tre nuovi gate d’imbarco e a breve sarà pubblicata la gara per la realizzazione di un parcheggio multipiano, oltre alle nuove aree già realizzate per la sosta dei grandi aerei.”

“L’aeroporto del Salento, che oggi è anche l’aereoporto di Taranto e della sua provincia, si attesta sui 3,5 milioni di passeggeri l’anno, numeri che nei mesi estivi creano non poche difficoltà in termini di spazi. Nell’attesa che Aeroporti di Puglia apra anche ai voli civili l’Arlotta di Grottaglie- ha concluso Scalera – ho presentato una istanza di audizione urgente dell’assessore regionale ai Trasporti e Mobilità, il presidente di Aeroporti di Puglia, il direttore tecnico di Aeroporti di Puglia e il presidente della Camera di Commercio di Taranto/Brindisi, per sapere se è ancora intenzione di Aeroporti Puglia aprire lo scalo aeroportuale “Arlotta” di Grottaglie ai voli civili anche e soprattutto in previsione degli imminenti Giochi del Mediterraneo che interesseranno in particolar modo il capoluogo jonico e tutta la sua provincia e se, nel frattempo, Aeroporti di Puglia non intende attivare un servizio navetta da Taranto per raggiungere lo scalo brindisino”.